Non solo il blocco del Canale di Suez da martedì, ma anche uno scontro fra treni a Sohag con 19 vittime venerdì e il crollo di un edificio al Cairo con 25 morti sabato. E' stata una settimana davvero orribile per l'Egitto, che ha spinto superstiziosi a indicare sui social un'inquietante quanto inverosimile causa: il disturbo arrecato agli antichi re egizi dall'annuncio fatto mercoledì della data - 3 aprile - in cui avverrà la traslazione di 22 mummie di faraoni dal Museo di piazza Tahrir a quello della Civilizzazione Nmec.

Il tam tam sulla "maledizione dei faraoni" molestati nel loro sonno è stato così diffuso che, per smentirlo, è dovuto intervenire Zahi Hawass, l'ex ministro delle Antichità egiziano e archeologo superstar. Sulla tv Al Nahar, l'egittologo ha sottolineato che ovviamente non c'è alcun nesso possibile fra i tre incidenti e la cerimonia di traslazione delle mummie regali, tra cui quella del grande faraone Ramses II e della regina, ma non sua consorte, Ahmose Nefertari.
In una cornice di esibizioni artistiche e star del cinema come Mona Zaki, le mummie sabato prossimo andranno in parata dal Museo egizio nel centro del Cairo alla sua estrema periferia sud-orientale, dove si trova il Nmec. L'evento era atteso da tempo ma era stato rinviato a causa della pandemia.
Hawass, ex segretario generale del Consiglio supremo delle antichità egizie noto anche per le sue numerose apparizioni divulgative, ha colto l'occasione per ricordare che "la morte di alcuni archeologi dopo l'apertura di tombe in passato fu dovuta alla presenza di germi tossici nella camera nella quale si trovavano le mummie" da 3.000 anni e più. Insomma, nessuna maledizione dei faraoni neanche in quel caso.