I Consiglieri del Comitato di presidenza e della commissione "Lingua e cultura" del Consiglio Generale degli Italiani all'estero hanno dialogato in videoconferenza con il nuovo direttore centrale per la promozione della lingua e della cultura italiane, Cecilia Piccioni, e i dirigenti degli uffici V, VII e VIII della Direzione Generale Sistema Paese (DGSP) del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) per discutere: lo stato di avanzamento e l'applicazione della nuova circolare 3/2020, le attività e i programmi culturali nelle scuole pubbliche e paritarie all'estero e la promozione culturale programmata dalla direzione per l'anno corrente.

L'incontro è servito per chiarire i diversi aspetti legati alle criticità emerse in questa prima fase da quando è applicata la nuova circolare e si è convenuto di istituire un tavolo tecnico per individuare e apportare le necessarie modifiche alla normativa vigente. Intanto, gli uffici del MAECI si sono impegnati a assumere come metro di misura: maggiore flessibilità in merito alla tempistica per la presentazione dei progetti, di rispettare i tempi e di essere puntuali nell'erogazione dei finanziamenti agli enti gestori/promotori, nonché di seguire con accurata attenzione la comunicazione delle notifiche e delle informazioni al mondo della scuola e della formazione all'estero.

In secondo luogo, l'interlocuzione è servita a chiarire che la diffusione della lingua e cultura italiane all'estero rappresenta un elevato strumento di promozione del nostro Paese sia per gli aspetti formativi, della conoscenza e del sapere, ma anche attraverso il rafforzamento della diplomazia diplomatica, che utilizza gli strumenti riconosciuti e consolidati quali gli istituti di cultura, le università, ma si esprime anche nella quotidianità degli italiani all'estero, degli italici e degli italodiscendenti attraverso la ricerca, l'arte e l'italianità interpretata con linguaggi e con forme derivate. Il Cgie è impegnato da tempo a promuovere l'integrazione di queste potenzialità nei programmi del sistema paese e sollecita con convinzione le istituzione italiane ad adoperarsi in questo senso.