di Mimmo Carratelli
Tornano carichi di gioia e di gol i nostri eroi in giro per il mondo con le nazionali. Elmas abbatte la Germania a Duisburg, Osimhen fa gol e assist contro il Lesotho, Lozano fa fuori il Costa Rica con una rete all'ultimo minuto, Insigne sfodera due assist vincenti nella nazionale di Mancini. Segnali positivi e cariche di entusiasmo nel clan azzurro alla ripresa del campionato dopo due settimane di sosta.
Il Napoli riprende con un'altra settimana di tre partite, oggi il Crotone a Fuorigrotta, mercoledì a Torino il recupero con la Juve, domenica a Genova contro la Sampdoria e, con tutto il resto che seguirà (Inter e Lazio consecutivamente allo Stadio Maradona), è il volatone decisivo per il quarto posto mentre si giocherà anche Atalanta-Juventus, partita dalla quale il Napoli capirà chi potrà "prendere" in zona Champions se eviterà qualsiasi flop.
Il Crotone, ultimo e peggiore difesa del campionato (70 gol in ventotto partite, 41 reti incassate in trasferta), sarà avversario molesto che si batterà annaspando con l'acqua alla gola, volendo in qualche modo sopravvivere, quattro punti sotto la penultima e otto sotto la quartultima. Non si immolerà a un destino che sembra segnato. Ha il secondo migliore attacco delle ultime cinque e tenterà sortite disperate per allarmare il Napoli.
Il Crotone se l'è cavata su due soli campi, quello granata di Torino e a Udine, due pareggi senza gol. Non dovrebbe essere la partita di questo pomeriggio allo Stadio Maradona, con rispetto parlando, a imbarazzare il Napoli lanciato verso la difficile ma non impossibile zona Champions.
Non ci sono discorsi tattici da fare e neanche discorsi di alcun altro genere, il Napoli deve vincere e basta. Sembra che Gattuso abbia in mente due formazioni, la prima contro il Crotone, la seconda contro la Juventus, nelle quali il cambiamento rilevante sarà la presenza a tempo pieno di Lozano a Torino dopo un po' di rodaggio contro il Crotone.
Lorenzo Insigne è in un momento di gloria. Deve solo cancellare quella differenza fra quando gioca in nazionale, libero e bello, e quando gioca col Napoli col peso di una responsabilità più sentita e forte che spesso lo condiziona. Le ultime gare, però, con la maglia azzurra nostrana, hanno mostrato un giocatore meno teso e un perfetto capitano-condottiero.
Altro problemino è la "testa" di Osimhen, rientrato un po' nervoso dopo infortunio e Covid. Si indispettisce per le giocate che non gli riescono, si altera e reagisce nei contatti con l'avversario. Condizione rimediabile con rassicurazioni pressanti.
Le ultime partite di Hysaj e Fabian Ruiz sono state altamente positive rilanciando i due giocatori a un rendimento di rilievo, fermo restando il prezioso "lavoro" di Demme che, nelle partite più impegnative, deve limare la sua anarchia tattica (gli inserimenti in avanti) proteggendo soprattutto la difesa.
Gattuso ha in mano la "rosa" al completo e potrà prendersi la rivincita sul periodo condizionato dalle indisponibilità a catena.È vero che il Napoli non è in testa alle squadre che hanno patito più assenze, ma gli è venuto meno in un solo colpo il migliore potenziale offensivo (Osimhen, Mertens, Petagna, Lozano).
È altrettanto vero che la difesa ha contribuito in qualche rovescio, ma sembra che "là dietro" le cose vadano meglio come s'è visto contro il Milan e la Roma, un gol incassato nelle ultime tre partite.