di Renato Silvestre
All'inizio degli anni Settanta, il cellulare non era uno strumento totalmente sconosciuto. Era limitato all'utilizzo nelle autovetture, in particolare della polizia, mentre i cittadini privati che se lo potevano permettere disponevano sicuramente di un conto in banca invidiabile. In questo campo la Bell System (nata dalla storica compagnia di Alexander Graham Bell, riconosciuto, insieme con l'italiano Meucci, come l'inventore del telefono) era stata la prima a investire in quel settore.
Merito della rivale Motorola fu di puntare decisamente a realizzare uno strumento di comunicazione di massa portatile. Il vicepresidente della società di Chicago, John Mitchell, diede l'incarico di dirigere la nuova divisione mobile all'ingegnere Martin Cooper, figlio di immigrati ucraini. Il progetto portò alla messa a punto di un primo dispositivo, anche se dal costo esorbitante e quindi inadatto ad essere commercializzato. Nel contempo, fu risolutiva la decisione dell'Agenzia federale americana sulle telecomunicazioni di liberare le frequenze necessarie.
Il gran giorno del primo test arrivò mercoledì 3 aprile del 1973. Cooper prese con sé l'aggeggio e scese in strada, animato dal desiderio di togliersi una piccola, grande soddisfazione. Percorse la Sixth Avenue di New York fino all'altezza dell'Hotel Hilton, davanti alla sede della Bell. Compose un numero ma l'emozione lo indusse in errore e dovette interrompere il collegamento; rifece il numero esatto, collegandosi alla stazione cellulare (da "cella", spazio creato dal segnale dell'antenna trasmittente, che consente la comunicazione) di Burlington, e al collega e rivale John Engel, annunciò in tono canzonatorio che lo stava contattando dalla strada, con un apparecchio senza fili.
Il testimone inconsapevole della prima telefonata in assoluto da un apparecchio senza fili dovette rodersi il fegato, nello scoprire che il collega dell'azienda rivale l'aveva battuto sul tempo! Quel momento storico, che aprì una nuova frontiera nella comunicazione a distanza, fu vissuto come un'occasione di rivalsa, uno "sfottò" tra piccoli geni dell'ingegneria elettronica.
Qualche ora dopo, Cooper si ritrovò circondato da giornalisti ai quali dimostrò il funzionamento del nuovo telefono. Tuttavia, trascorsero dieci anni prima che la Motorola lanciasse in commercio un modello di dispositivo mobile. Infatti il DynaTac 8000x comparve nei negozi solo nel marzo del 1983, al prezzo di 4.000 dollari (equivalenti oggi a 9.000 dollari e 8.000 euro circa). L'alto costo e la scarsa maneggevolezza (per la forma e il peso fu soprannominato the brick, "il mattone") non scoraggiarono le vendite, anzi le prenotazioni superarono abbondantemente gli esemplari in commercio.
Cominciò così la rivoluzione mobile che nel decennio successivo subì una prima accelerata, con l'avvento del GSM (grazie al quale venne introdotto il servizio SMS), e una seconda nel XXI secolo con l'adozione della tecnologia "smartphone", che ampliò le funzionalità del cellulare rendendolo un vero e proprio computer portatile.