di Matteo Forciniti

Un viaggio alla scoperta della Calabria attraverso i suoi fari, 12 splendide torri luminose che la circondano e la proteggono lungo i suoi 800 chilometri di costa. Questo il progetto curato da Ivan Comi autore del libro fotografico e di un documentario che sono stati presentati sabato scorso in una videoconferenza organizzata su Facebook dalle associazioni calabresi del Sud America.

“Cosa poso fare per mostrare qualcosa che possa valorizzare la nostra terra?”. Da questa semplice domanda è partito Ivan Comi per realizzare il suo sogno, un progetto ambizioso che mette insieme ambiente e paesaggio, natura, architettura e archeologia all’interno di un’opera di marketing territoriale inedita che contiene un messaggio universale sulla salvaguardia e il riscatto di un terra difficile. “A volte le cose belle sono molto vicino a noi ma non ce ne accorgiamo”: da qui la scelta di voler raccontare questi fari, torri affascinanti ricche di storie e di leggende oggi un po’ dimenticate per via della tecnologia.

Dalla costa ionica a quella tirrenica, questo viaggio alla scoperta della Calabria parte dal Faro di Punta Alice, a Cirò Marina, per poi proseguire: Capo Colonne, Capo Rizzuto, Punta Stilo, Capo Spartivento, Capo Dell’Armi, Punta Pezzo e poi ancora Scilla, Capo Vaticano, Capo Suvero e Paola.

Per portare avanti l’opera ci sono voluti cinque anni e tanti sacrifici come ha raccontato l’autore nel corso della presentazione. “Ci sono state tantissime difficoltà in questi anni: i permessi, le distanze, le luci per riprendere e tanto altro. È servita tanta pazienza e tanta tenacia. Concludere il progetto è stato possibile solo grazie all’amicizia, grazie alla collaborazione di diverse persone”.

Il libro “I Fari della Calabria” contiene una raccolta di immagini scattate sia di giorno che di sera grazie alla collaborazione della Marina militare. La narrazione fotografica è accompagnata da un testo descrittivo sul faro e sul luogo, il comune che lo ospita.

La seconda parte dell’opera è il documentario “La Magia dei Cristalli” diretto dal regista Filippo Corrieri. “Ho sempre apprezzato i sognatori, coloro che si pongono degli obiettivi spesso all’apparenza più grandi di loro. Inizialmente il documentario doveva essere solo un breve supporto al libro di una ventina di minuti. Poi invece, lavorando, è riuscito a raggiungere un suo spessore, un suo significato. Sono rimasto affascinato dal materiale che Ivan mi mandava, dalla bellezza dei posti e dall’importanza delle storie raccolte” ha affermato il regista toscano.

La videoconferenza è stata aperta da un’introduzione sulla storia e le caratteristiche dei fari in America Latina curata Fabricio Siclari Bravo e Leandro Pitton Straface seguita dall’intervento di Emilio Tripodi, responsabile marketing del progetto, e dai saluti delle associazioni calabresi di Colombia, Cile, Argentina e Uruguay.

“Un progetto magnifico che contiene un materiale di una bellezza impressionante”. Questo il commento di Nicolas Nocito dell’Associazione Calabrese di Montevideo intervenuto durante la serata. “L’opera ha il merito di diffondere una bellezza quasi nascosta della nostra amata regione e per questo credo che noi tutti dobbiamo essere grati all’autore”.