Le famiglie dei due pescatori indiani uccisi nel febbraio 2012 hanno quindi accettato la somma offerta dall'Italia. L'anno scorso la Corte arbitrale internazionale aveva condannato l'Italia a pagare i danni materiali e morali provocati dai due fucilieri accusati di aver sparato al peschereccio ritenendo di essere davanti a un attacco di pirateria, e aveva però dato ragione alla tesi italiana secondo cui il processo penale, incardinato per "omicidio volontario" dalla procura di Roma, spettasse all'Italia. Latorre e Girone sono rientrati in Italia rispettivamente nel 2014 e nel 2016 dopo una lunga battaglia giudiziaria.