"Non luogo a procedere per Matteo Salvini". In pratica: richiesta di archiviazione. Lo ha chiesto il pm di Catania Andrea Bonomo, al termine della discussione nell'ambito del procedimento legato alla vicenda della motonave Gregoretti risalente al luglio del 2019. "Non si può parlare di sequestro di persona", ha detto Bonomo aggiungendo che: "il Governo condivideva le valutazioni dell'ex ministro dell'Interno (Salvini, ndr) e condivideva la sua linea politica, che era quella della collocazione dei migranti".

LA CONDOTTA DI SALVINI NON COSTITUISCE REATO
Come si ricorderà l'allora ministro dell'Interno Matteo Salvini (erano i tempi del governo gialloverde formato da Lega e 5Stelle con Giuseppe Conte premier) è stato accusato di sequestro di persona per aver trattenuto a bordo della nave della Guardia costiera i 131 migranti soccorsi in mare sei giorni prima impedendo loro di sbarcare ad Augusta. Ma "la sua condotta non costituisce reato", ha sottolineato il pubblico ministero Andrea Bonomo rassegnando le sue conclusioni al giudice dell'udienza preliminare Nunzio Sarpietro.

SCELTA FU ILLEGITTIMA? NON SPETTA A NOI DIRLO
"Non che sia giusto e condivisibile - ha argomentato Bonomo rivolto al gup - ma si può ritenere che l'ex ministro Salvini abbia violato le convenzioni internazionali? Si può definire illegittima la sua scelta di tardare il pos? A mio avviso no". Tuttavia, ha poi precisato: "Non dico che moralmente o politicamente la scelta sia stata giusta ma non spetta a noi dirlo".

IL 14 MAGGIO LA DECISIONE DEL GUP
Adesso il procedimento, dopo l'intervento dell'avvocato Giulia Bongiorno, difensore di Salvini, che risolleciterà, a sua volta, il non luogo a procedere nei confronti del suo assistito, si aggiorna al prossimo 14 maggio, quando Sarpietro renderà nota, nell'aula bunker di Bicocca a Catania, la sua decisione. Due le possibilità: un decreto di rinvio a giudizio per Salvini, con la fissazione della prima udienza dell'eventuale processo, o l'accoglimento della richiesta del pm Bonomi con una sentenza di non luogo a procedere.