Gli scali di Roma Fiumicino e Roma Ciampino per primi in Europa hanno ottenuto la più alta certificazione Airport Carbon Accreditation 4+ “Transition” di ACI Europe sulla riduzione delle emissioni dirette e indirette di CO2 negli aeroporti.  Dal 2011, dopo l’ottenimento della prima certificazione ACA, ADR ha costantemente ridotto le proprie emissioni di carbonio attraverso un piano di engagement di tutti gli stakeholder per portare ad un miglioramento delle performance carbon dell’intero settore. Già dal 2013 lo scalo di Fiumicino è carbon neutral e per accelerare il percorso verso gli obiettivi degli accordi di Parigi, ADR ha deciso di azzerare del tutto le proprie emissioni e quindi diventare Net Zero Emissioni al 2030, con 20 anni di anticipo rispetto a quanto prefissato a livello di settore aeroportuale europeo (Net Zero 2050).

“Questa certificazione”, ha detto Marco Troncone, amministratore delegato di ADR, “testimonia il nostro profondo impegno sui temi ambientali e la volontà di proseguire tenacemente su questa strada, convinti della necessità di integrare sempre di più la Sostenibilità e l’Innovazione nel nostro business. In considerazione del carattere carbon intensive del settore dell’aviazione e per preservare la connettività del futuro, la strategia di ADR è orientata alla rapida de-carbonizzazione degli aeroporti che gestisce. Contiamo infatti di azzerare le emissioni di C02 entro il 2030, in largo anticipo rispetto ai riferimenti europei di settore, con un piano principalmente rivolto a fonti rinnovabili e mobilità elettrica”.Aeroporti di Roma favorirà la mobilità elettrica, con l’installazione di almeno 500 colonnine di ricarica per i veicoli elettrici, rinnovando completamente la propria flotta; inoltre presto saranno costruite in aeroporto due grandi centrali fotovoltaiche per una potenza complessiva di 60 MW. Infine, il Leonardo da Vinci – unico aeroporto al mondo ad essere premiato da UNWTO sulla sostenibilità, è stato anche il primo ad aderire all’EP-100 di “The Climate Group”, l'iniziativa globale del Gruppo The Climate sull'uso più intelligente dell'energia, con l’impegno di aumentare la propria produttività energetica del 150% entro il 2026.