Gente d'Italia

Napoli, adesso non puoi piú sbagliare

 

di Mimmo Carratelli
Incassato il flop di Torino, andare avanti. Il Napoli con la "rosa" al completo può ancora battersi per un posto Champions.
L'Atalanta è a due lunghezze, la Juve a tre e il Milan a sette con una partita in più. Le altre perderanno punti negli scontri diretti disseminati sino alla fine del campionato (Atalanta-Juventus, Roma-Atalanta, Lazio-Milan, Juve-Milan, Juve-Inter, Atalanta-Milan), il Napoli deve tenere botta contro Inter e Lazio al Maradona.
Ma ci sono "mine vaganti" da evitare, quegli incontri apparentemente abbordabili che hanno le loro insidie, come Sampdoria-Napoli di questo pomeriggio a Genova, e le partite contro le formazioni che lottano per salvarsi.
Considerando che l'Inter fila per conto suo verso lo scudetto e che l'Atalanta è la squadra più forte del gruppo di testa, la disputa del posto Champions è fra Milan, Juventus e Napoli.
È possibile che la Juve di Pirlo, rilanciata dalla sfida vinta contro il Napoli, riprenda un cammino meno scosso trovando nel 4-4-2 proposto contro il Napoli l'impianto di gioco più solido. Juve e Napoli puntano sul declino del Milan (8 punti nelle ultime cinque partite, prima di Parma, contro i 13 dei bianconeri e degli azzurri) per piazzarsi nei primi quattro posti.
Ma è pensabile che la squadra rossonera, dopo un campionato di testa per ventuno giornate, scivoli fuori dalla zona-Champions che era l'obiettivo dichiarato dal club rossonero alla vigilia della stagione, alla pari del Napoli? Ieri, il Milan ha vinto a Parma (3-1) saltando uno di quegli ostacoli insidiosi.
Forte di sette stranieri, il portiere indonesiano di 1,92, i nordici di stazza poderosa (i norvegesi Thorsby e Askildsen, il danese Damsgaard, colonne del centrocampo), il difensore gambiano Colley di 1,91 in coppia con l'inusitato gigante giapponese Yoshida (1,89), il cavallo brado polacco sulla fascia destra (Bereszynski), la Sampdoria è squadra molto fisica alla quale Ranieri ha aggiunto un tocco di bel gioco e l'intramontabile Quagliarella (38 anni) i gol straordinari delle sue prodezze balistiche, dieci reti sinora.
Dunque, un avversario di tutto rispetto che dalla tranquilità della posizione in classifica, lontana la zona-retrocessione, lontana la zona-europea, trae la grande leggerezza di giocarsi le partite col gusto di sorprendere, il successo sull'Inter (in gennaio), il clamoroso 3-1 sul campo dell'Atalanta, il 3-0 alla Lazio e l'1-1 recente a San Siro contro il Milan dominando la gara col baricentro basso e le schizzate veloci in contropiede.
Il Napoli cambia il reparto offensivo. Gattuso si gioca Osimhen dal primo minuto (Mertens non in un gran momento, nonostante i tre gol nelle ultime tre partite, protagonista della vittoria a Roma) con Zielinski seconda punta, sugli esterni Politano (Lozano in difficoltà contro la Juve) e Insigne capitano-condottiero di questo strappo finale, cinque gol nelle ultime sei partite, ma soprattutto in formato-nazionale.
È da ritenersi che Gattuso chieda a Zielinski e Fabian Ruiz più prontezza e coraggio in zona-gol, troppo scarso il bottino dei due, sei reti il polacco, appena una lo spagnolo. La difesa, ah la difesa, che pure è la terza delle prime sette, dovrà liberarsi degli immancabili errori che mandano a monte il lavoro degli attaccanti.
Sampdoria-Napoli è match apertissimo che i doriani giocheranno in scioltezza e gli azzurri con la pressione del risultato pieno per l'assalto alla diligenza del quarto posto. Se la difesa non buca, il successo è possibile.
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