La giornata di lunedì ha segnato un nuovo record nell'andamento della pandemia in Uruguay con 71 decessi registrati in 24 ore. Dopo un anno di emergenza sanitaria il paese oggi sta attraversando il momento più difficile segnato da una costante crescita dei contagi che non accenna a fermarsi. Il numero totale di morti ha superato quota 1.500 mentre le persone attualmente positive sono 32.515 di cui 495 casi gravi in terapia intensiva secondo gli ultimi dati diffusi dal Sistema Nacional de Emergencias (Sinae). Le maggiori preoccupazioni degli esperti si concentrano sulle terapie intensive che oggi segnano il 74,9% di occupazione totale (di cui la metà per pazienti con Covid 19).

Secondo i dati raccolti dal sito Our World In Data nell'ultima settimana l'Uruguay è stato tra i cinque paesi peggiori al mondo per numero di vittime e il primo in Sud America: ha avuto una media di 15,91 morti per milione di abitanti superando nella regione anche il Brasile. Sempre in base ai dati di questo sito, da diversi giorni l'Uruguay guida la classifica mondiale di nuovi casi giornalieri con una media di 1.119,22 casi al giorno per milione di abitanti.

A gettare ulteriore preoccupazione sulla situazione che sta vivendo il paese è l'ultimo rapporto epidemiologico realizzato dal Ministero della Salute con numeri aggiornati fino al 10 aprile. Il dato più significativo raccolto è che in quasi la metà dei nuovi positivi non si riesce a ricostruire l'origine del contagio: il rischio di perdere il tracciamento epidemiologico sta diventando sempre più evidente passando dal 36% al 47% dei casi. Resta invece stabile la letalità del virus con l'1%.

Se da una parte l'aumento dei contagi sta tenendo in ostaggio l'Uruguay, dall'altra il piano di vaccinazione fa ben sperare e si posiziona tra le prime dieci nazioni al mondo. Oltre un milione di dosi sono state già distribuite in tutto il paese e quasi 210mila persone hanno già ricevuto entrambe le dosi.

di Matteo Forciniti