Il Direttore di Gente d’Italia Domenico Porpiglia oltre a criticare la mancata presenza dei giornalisti delle testate italiane all’estero alla conferenza stampa – prima di prevedere “elezioni fantasma per i Comites”, é tornato sulla costruzione della nuova cancelleria consolare a Montevideo “troppi soldi, ora non è il momento”, e anche gli eletti all’estero, tranne quelli del Maie “perché sono gli unici che fanno un po’ di movimento; io continuerò a criticarli, se sbagliano. Ma dove sono i politici che si interessano degli italiani nel mondo?

Oggi – ha continuato – La vostra riforma dei Comites e del Cgie dovete diffonderla in giro, darla alla stampa affinché la gente la conosca. Inondate di comunicati ovunque perché la gente vuole sapere ed è legata al piccolo editore, al giornalino che esce nelle vicinanze–. Filippa Dolce (RadioCom.tv), ha scoperto il Cgie con il Seminario di Palermo e ha rilevato l’esigenza di far conoscere ai giornali italiani la realtà degli italiani nel mondo. “Gli italiani sono una realtà – ha affermato la giornalista – ma se non si diffondono queste notizie nessuno le va a cercare. Facciamo in modo che arrivino sulle scrivanie dei direttori di questi piccoli giornali. Bisogna creare una rete per diffondere queste comunicazioni in tutto il mondo e soprattutto in Italia”.

“Certo”, ha risposto loro Schiavone, “la comunicazione non è mai sufficiente”, ma non vale solo per il Cgie. “Domenica è morta una italiana in Perù e se la piangono solo i familiari”, ha aggiunto criticando la mancata copertura della tragedia da parte della stampa nazionale. “È opportuno che ognuno faccia la propria parte. Il Cgie può rafforzare la comunicazione, ma serve un dialogo”, anche con le testate italiane all’estero “che hanno bisogno di rinnovarsi e di essere intraprendenti”.

Il Cgie, ha ribadito concludendo, “si aspetta dei fatti; ci aspettiamo che il Governo indichi quali sono le iniziative che intende prendere, perché il Premier Draghi non ne ha fatto parola, neanche nel PNRR, e noi vogliamo capire cosa questo esecutivo intende fare”.