La lingua italiana entra nel curriculum delle scuole pubbliche brasiliane. Al via quest'anno le attività didattiche nello stato di Rio de Janeiro. L'Ambasciata d'Italia a Brasilia e il Consolato Generale di Rio de Janeiro hanno raggiunto in questi mesi un importante obiettivo in termini di promozione e diffusione della lingua italiana.

La Segreteria per l'Educazione dello Stato di Rio de Janeiro (SEEDUC) ha, infatti, annunciato di poter mettere a disposizione della Scuola Statale "Colegio Estatual Rodrigo Otavio Filho (CEROF)" – scelta per avviare un progetto pilota di scuola biculturale e bilingue – un numero idoneo di docenti specializzati nell'insegnamento dell'italiano.

Sarà così possibile avviare, già da quest'anno, le attività didattiche della prima Scuola statale bilingue e biculturale Italia-Brasile nello stato di Rio, senza più necessità di ricorrere ai contributi ministeriali per il supporto alla cattedra. L'introduzione dell'italiano nel curriculum delle scuole pubbliche in Brasile (dove la maggior parte dei corsi di lingua italiana è gestito da privati) è fondamentale per favorire la crescita dell'interesse verso lo studio di questa lingua, nonché per garantirne la continuità di insegnamento dalla scuola primaria e secondaria all'università.

Il Brasile è l'undicesimo Paese al mondo per numero di persone che studiano la lingua e la cultura italiana, con un numero complessivo di 40.445 iscritti ai corsi (tra lettorati, università, scuole appartenenti al sistema della formazione italiana nel mondo, scuole locali, Istituti Italiani di Cultura, enti gestori, società Dante Alighieri e altri contesti). Notevole è la crescita del numero degli iscritti ai corsi degli Istituti Italiani di Cultura, e di enti e associazioni, che emerge dai dati dell'Annuario Statistico del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale: da 24.856 (anno 2018) a 81.195 (anno 2020).