Alla vigilia del 1°maggio ricordare Pio La Torre è come ricordare le lotte dei contadini del Sud. Si adoperò, sin da giovane, per la causa dei diritti dei braccianti, finendo anche in carcere. All’impegno sindacale si aggiunge il lavoro politico nelle fila del Partito comunista italiano. Berlinguer, cogliendo le qualità dell’uomo, lo fece entrare nella segreteria del partito. Si occupò di agricoltura e di lotta alla mafia, ma fu anche strenuo oppositore all’istallazione dei missili Nato a Comiso, nella sua Sicilia, in chiave di sensibilità pacifista. Nel 1980 scrisse e propose la legge che introduceva il reato specifico di associazione di tipo mafioso. Solo dopo alcuni mesi dal suo assassinio venne approvata, il 13 settembre del ’82, la N. 646 che porta il nome dei proponenti, Rognoni-La Torre.