Nel testo definitivo del PNRR, che il Governo ha inviato alla Commissione Europea, è stato inserito quello che si può considerare il progetto per la tutela della biodiversità e il ripristino ambientale più significativo dell'intero Piano: il Progetto per la rinaturazione del Po, il più grande fiume italiano. Lo rende noto il WWF in una nota.
Si tratta di un progetto elaborato da WWF Italia e da ANEPLA (Associazione Nazionale Estrattori Produttori Lapidei Affini di Confindustria), con la collaborazione dell'Autorità di Bacino distrettuale del Po e di AIPo (Agenzia Interregionale per il Po, che riunisce le Regioni attraversate dal Po). Il progetto è stato valutato positivamente e fatto proprio e dal Ministero della Transizione Ecologica e inserito nel PNRR.
Il Progetto per la Rinaturazione del Po prende in considerazione una vasta fascia fluviale, dalla provincia di Pavia fino a quella di Rovigo, che si estende per 32.431,18 ettari, nella quale sono state individuate 37 aree da rinaturalizzare lungo il tratto medio padano, più altre 7 aree localizzate nel delta del Po. Il progetto prevede un investimento di 360 milioni di euro per ripristinare e riattivare i rami laterali e le lanche, per ridurre i pennelli di navigazione, per riforestare con specie autoctone la fascia fluviale, per contenere ed eradicare specie vegetali alloctone invasive.