A grandi passi verso il ritorno alla normalità. In attesa di capire cosa ne sarà del coprifuoco (con le Regioni che chiedono deroghe) il Belpaese prova a salvare la stagione estiva, strizzando l'occhio al turismo. In particolar modo ai visitatori stranieri. A loro, d'altronde, si è rivolto il premier Draghi quando li ha invitati a venire in Italia e a prenotare da noi le vacanze. E a loro si lega anche il “green pass” di cui ha parlato lo stesso presidente del Consiglio. Una sorta di "passaporto" valido per tutti ed a maggior ragione per i turisti extra Ue.

Cosa fare per ottenerlo? Semplice. Innanzitutto, occorre un attestato di avvenuta vaccinazione. Se non la si è ancora fatta, il turista potrà ottenere il lasciapassare con il risultato negativo a un tampone effettuato nelle ultime 48 ore. Infine, la possibilità di viaggiare in Italia riguarderà anche coloro che hanno contratto il Covid e sono guariti. "Le regole sono molto semplici e basta rispettarle: vaccinazione completata, guarigione entro un lasso di tempo determinato o tampone negativo. Il vero sostegno per il turismo è tornare a fatturare" ha commentato, visibilmente soddisfatto, il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, intervistato a Sky Tg24.

Il "green pass tricolore" entrerà in vigore dal prossimo 15 maggio e ha un obiettivo principale: rilanciare il turismo "made in Italy". Anche per questo si è deciso di anticipare la decisione europea dal momento che il passaporto vaccinale comunitario arriverà non prima della metà di giugno. "Io penso che un anticipo nazionale è ciò che serve anche per aprire più velocemente la strada alla decisione europea. Io in questi giorni ho applaudito più volte le parole di Draghi su diversi temi che riguardano il turismo, i trasferimenti, i viaggi" ha spiegato il presidente dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini.

"Lavoriamo per accogliere i turisti stranieri in Italia, in totale sicurezza" ha aggiunto, dal canto suo, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Ora, nonostante l'espressione "green pass" possa far pensare a un singolo tesserino, inizialmente il documento sarà cartaceo. In seguito si passerà all'utilizzo della piattaforma tecnologica europea che verrà testata nei prossimi giorni e sulla quale la "carta verde" sarà poi caricata. Lasciapassare a parte, in Italia si lavora anche su un altro versante: quello delle riaperture in sicurezza di gran parte delle attività produttive e commerciali tuttora costrette al palo a causa della pandemia.

Un fronte piuttosto caldo, sul quale le Regioni sono abbastanza attive. In tal senso, il presidente della Conferenza degli Enti Locali Massimiliano Fedriga ha invitato a guardare a quello che viene etichettato come un vero problema. "Ci sono attività ancora chiuse come le palestre ed il settore del wedding che non ha prospettive" ha lamentato il governatore della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Intanto, sempre in vista dell'estate, il governo accelera e punta a rendere Covid free le isole dove di lavora "per la vaccinazione di massa" come ha annunciato il commissario Figliuolo.