I numeri, seppur lentamente, sembrano sorridere all’Italia. Anche se per battere il Coronavirus la sfida sembra appena iniziata. Ma le affermazioni di Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità, vanno verso l’ottimismo: “La curva italiana è in decrescita lenta, ma in questa settimana tutte le Regioni sono in decrescita”.

In Europa, invece, la situazione sembra essere ancora oscillante: “Ci sono Paesi in crescita, altri in decrescita, come la Francia. Mentre la Germania sta crescendo. È una situazione di transizione perché anche le altre nazioni hanno campagne vaccinali in atto”. La cosa importante, per Brusaferro, è che si cominciano a vedere adesso anche gli effetti di un calo delle morti, anche se è “una curva ancora in una fase iniziale”.

Secondo il numero uno dell’Iss bisogna ora fare attenzione all’Rt che deve restare sotto quota 1, “così abbiamo la certezza di una circolazione del virus in decrescita. L'Rt questa settimana è stimato in lieve aumento a 0,89, quindi ben al di sotto del valore di 1, il che vuol dire che in questa fase l'epidemia non sta ripartendo e anzi essendo sotto 1 tende a decrescere”.

Brusaferro ha poi aggiunto che l’età media dei contagi è in questo momento pari a 41 primavere e che “l'incidenza è in decrescita in tutte le fasce di età mentre c'è una leggera crescita nella fascia di età 0-9 anni”. Importante il dato che riguarda i contagi negli over 80 che decrescono rapidamente: “Questo è un effetto della vaccinazione e del fatto che questa fascia di età è stato uno dei primi target che si sta raggiungendo nella copertura vaccinale”.