Troppi americani non hanno fatto e non vogliono fare il vaccino anti-Covid, al punto che molti esperti dubitano che il Paese riuscirà mai a raggiungere l’immunità di gregge. Se in molte parti del mondo i vaccini scarseggiano ancora, negli Stati Uniti in questo momento il numero di vaccini disponibili è superiore a quello dei vaccini che servono: il problema non è dunque la mancanza di dosi, ma convincere il terzo della popolazione che non è interessato a farsi vaccinare che senza questa iniezione il virus continuerà a diffondersi e a uccidere.

Un recente sondaggio dice che il 58% del campione degli intervistati ha ricevuto almeno una dose di vaccino, il 12% lo farà e il 6% non è certo di volerlo fare: ma c’è anche un 24% di persone che dice che non farà il vaccino. Guardandoli da vicino, ci rendiamo conto che un terzo di loro ha fra 35 e 49 anni, non ha un’educazione superiore, sono uomini, bianchi e in quasi la metà dei casi (46%) si dichiarano apertamente repubblicani.

La Costituzione americana garantisce il diritto a rifiutare il vaccino: così come garantiva ai newyorkesi di continuare ad avere accesso a quegli enormi contenitori di bibite zuccherate che quando era sindaco Michael Bloomberg ha senza successo tentato di vietare. E così è partita la corsa per tentare di convincere gli scettici a vaccinarsi: i farmacisti chiedono ai clienti che entrano per comprare qualcosa se hanno fatto l’iniezione, ci sono stand per le vaccinazioni nei mercati dei contadini e Stati e città si inventano metodi fantasiosi per intercettare chi non è convinto: in New Jersey ci sono birre in omaggio, a New York canne di marijuana e il governatore della West Virginia ha annunciato che ci saranno 100 dollari per ogni persona che si fa inoculare il vaccino.

Chi dice no alla puntura anti-Covid lo fa per diverse ragioni: ci sono quelli che lo fanno per motivi religiosi, altri che sono scettici di fronte alle politiche promosse dal governo centrale, poi quelli che non credono ai vaccini e infine quelli che si informano solo attraverso i Social media, enorme fonte di disinformazione. Inoltre c’è una questione politica: per molti repubblicani dire no al vaccino significa dire no alle politiche dei democratici. Il risultato è che nonostante il successo della campagna vaccinale, negli Stati Uniti l’immunità di gregge è un obiettivo ancora lontano. Dottori e case farmaceutiche si preparano a mettere a punto i futuri piani vaccinali, prevedendo un’iniezione anti-Covid ogni anno, come quelle che si fanno oggi per l’influenza. E intanto continua la sfida per convincere il 24% di scettici: non solo per la loro sicurezza ma per quella di tutti.