L'appuntamento è stato rimandato di un anno, causa COVID ovviamente. Ma il prossimo 12 settembre in Lituania si disputerà la 9ª edizione della Futsal World Cup, il campionato​ mondiale di calcio 5. L'Italia, che comunque ha una ottima tradizione fatta anche di importanti risultati come l'argento ai Mondiali 2004, questa volta non ci sarà, eliminata l'anno scorso dal Portogallo. Ugualmente un giocatore italiano sarà in Lituania, ma indosserà la maglia e sarà anche capitano della nazionale degli Stati Uniti. La selezione USA infatti si è appena assicurata il pass nelle qualificazioni in Guatemala. Ma chi è l'italiano che ha guidato gli States ai Mondiali? È Diego Moretti, 38 anni, marchigiano di Ancona, una lunga carriera nel Calcio a 5 in Italia in serie A, Syn-Bios Petrarca Padova il suo ultimo club. L'America? È arrivata all'improvviso a gennaio dell'anno scorso su iniziativa​ di un giocatore italo-americano Nicholas Silvestri che ha convinto​ Moretti di inviare un video a Jim Moorhouse, direttore della nazionale a stelle e strisce. Qual è il legame con gli USA? La mamma di Diego, Cynthia Gilmore Alston è nata a New York, aveva vent'anni quando si recò in Italia, a Perugia: lì conobbe Carlo Moretti e fu amore fino alle nozze. Poi nel 1982 ecco la nascita di Diego che ora, quasi all'improvviso, è diventato il capitano della squadra americana. "Quando mi è arrivato l'invito per un camp in Croazia quasi non ci credevo - ha raccontato - ero in possesso del passaporto USA, ma mai avevo provato ad entrare in contatto con la federazione statunitense. Forse uno degli errori più grandi fatti in carriera". Ma alla fine il premio è arrivato lo stesso: convocazione, posto da titolare, fascia da capitano e adesso la qualificazione ai Mondiali. "Oltre a essere un ottimo​ giocatore - ha spiegato Dusan Jakica ct della nazionale - è una persona fantastica e quando ho detto ai componenti della squadra che Diego sarebbe stato il capitano, la risposta è stata entusiastica: tutti pronti a sostenerlo". Un gruppo unito che ora sogna in grande. "Giocare con la nazionale non si può paragonare con nulla, nemmeno un titolo in Italia - ha aggiunto il portiere marchigiano - emozionante. Ho disputato oltre 600 partite in carriera, ma queste sono completamente diverse".