di Renato Silvestre
La parola "matita" è strettamente legata alla parola "sangue"!
Nel 16° secolo un grosso deposito di grafite venne scoperto in Inghilterra cambiando per sempre il modo di tracciare linee su un foglio ma la parola sopravvisse alla tecnica.
Fino a quel momento, infatti, uno dei modi più comuni per disegnare prevedeva l'uso della "sanguigna", una matita che lasciava un segno rosso sul foglio. Esempi di questo tipo di disegni sono innumerevoli e molti di voi avranno ad esempio presente il celeberrimo autoritratto di Leonardo Da Vinci custodito ai Musei Reali di Torino. Il tratto è rossiccio, proprio perché per disegnare si usava la sanguigna. Ma cos'era la sanguigna? La sanguigna era una sostanza rossa usata per disegnare non molto diversa dalle terre usate per dipingere. Il suo uso è antichissimo e, con altro nome, veniva già impiegata dai romani per compilare le rubriche (parola che deriva a sua volta da rŭbĕr, cioè rosso).
La sanguigna era a base di ossido di ferro rosso, un composto che si trova comunemente in natura nelle terre rosse e in pietre brune che se strofinate o macinate finemente mutano in rosso. Agli antichi sembrava perciò che quella pietra sanguinasse e la chiamarono Hematitis, o più precisamente "Lapis Hematitis" (pietra del sangue) derivando il nome dal greco αἱματίτης λίθος (aimatites litos). In italiano la parola diventa la base per il nome del minerale "ematite" che è appunto l'ossido di ferro rosso (di aspetto grigio metallico se in forma compatta). Riconosciamo facilmente in questa parola il classico prefisso em-   caratteristico del sangue (emoglobina, emofilia, ematoma, etc.).
Ma torniamo alla matita. Il nome per esteso della matita in antico era quindi "lapis hematitis". Ad un certo punto per esigenze di semplificazione si abbreviò in due modi possibili: "lapis" e "matita", che infatti sono sinonimi.
Quando a partire dal 16° secolo si capì che la grafite poteva essere molto più versatile della sanguigna, le "matite" cominciarono ad essere prodotte con essa e il risultato fu che il nome matita venne completamente slegato dal significato originario.
Ed eccoci qui tutti a pensare che il colore "naturale" della matita sia il grigio e invece è il rosso sangue.
Anche la dicitura "scrivere con il sangue" potrebbe essere molto meno macabra e misterica di quanto immaginiamo ed equivalere semplicemente al nostro "nero su bianco".