Gente d'Italia

Se gli italiani lasciano, anche i grandi provider non offriranno più Rai Italia?

Nelle chat per tifosi la rabbia per la decisione della Lega Calcio di non concedere i diritti alla tv di stato per il 2021-24 si è trasformata in... abbonamenti disdetti. Ma le previsioni potrebbero essere ancora più nere per viale Mazzini. Infatti se c'è la certezza che si tratta di numeri minimi, per i gestori non vale più la pena mantenere un canale nei pacchetti offerti.

 

di ROBERTO ZANNI

In teoria è molto semplice. In particolare negli Stati Uniti e Canada, ma anche nel resto del mondo: per vedere legalmente Rai Italia in tv, ma anche sul cellulare, basta farsi aggiungere il canale tricolore dal proprio provider. Il costo generalmente è limitato: negli Stati Uniti si va $9.99 al mese con Xfinity, che prima era Comcast, ai $10 di Directv. Ma recentemente, poco più di un anno fa anche FuboTV e Fanatiz, servizi streaming, hanno cominciato a offrire ai propri abbonati la possibilità di seguire Rai Italia, pubblicizzando soprattutto il calcio in lingua originale de La Giostra del Gol. Spesa anche qui modica a partire da $7.99 con sempre una settimana di prova gratuita. Poi in Canada si parte da Rogers Cable, in Australia da Foxtel, quindi ovviamente tutto il Sudamerica e riportiamo solo le regioni del mondo dove maggiore è la presenza di italiani e discendenti. Finora, anche se non ci sono numeri ufficiali (non vengono resi noti) a trainare l'acquisto di Rai Italia è stato soprattutto il calcio in lingua originale, lo show della domenica curato da Fabrizio Failla, condotto da Giovanna Carollo con l'apporto di Piercarlo Presutti, Guglielmo Stendardo e Tiziano Pieri. Ma adesso? I grandi gruppi di telecomunicazione che forniscono i canali televisivi negli Stati Uniti, come in altre parti del mondo, hanno risposto con il classico 'no comment' alla domanda su come si reagirà al fatto che La Giostra del Gol, e quindi il calcio in italiano della Rai, non sarà più disponibile per l'estero. Ma il tam-tam che subito è partito alla notizia che i diritti venduti dalla Lega Calcio erano andati in esclusiva a CBS Sports per gli Stati Uniti e Infront per la stragrande parte del resto del mondo, ha fatto già capire quale sarà l'intenzione della maggioranza degli italiani che si trovano fuori dai confini: disdire l'abbonamento per Rai Italia non appena sarà terminata l'attuale stagione. E visto che generalmente non c'è bisogno di preavviso e si può fare con il computer di casa, il crollo di Rai Italia è solo questione di tempo. E anche poco. Non c'è ovviamente ancora nessuna conferma, troppo presto, ma sembra anche probabile che alcuni provider (cable o streaming, oppure entrambi) non vorranno più acquistare i diritti per rivendere il canale italiano. "Si dovrà vedere - ci ha spiegato un manager locale addetto alle vendite di un provider negli USA - di solito però, questa la prassi, se non c'è mercato, oppure si ha la certezza che si tratta di numeri minimi, non vale più la pena mantenere un canale nei pacchetti offerti". Ci sono casi illustri negli Stati Uniti: provider di grande nome e peso che hanno chiuso i rapporti con canali tv perchè il prezzo era eccessivo, oppure perchè, dalle loro indagini non c'era una audience sufficiente. Un caso tipico, anche se si trattava di costi, quello che visto protagonista la tv del Qatar beIN Sports, ormai da qualche anno 'cacciata' dai colossi AT&T e Xfinity e quindi costretta a rifugiarsi nello streaming pur avendo per gli USA i diritti della Liga spagnola, calcio francese, poi ancora Coppa Libertadores eccetera. Se sono tanti gli italiani negli USA e italo-americani che erano (o lo sono ancora, per poco) abbonati a Rai Italia attraverso il proprio provider e che hanno annunciato nelle chat per tifosi, che ovviamente non rinnoveranno quell'accordo, per cercare in qualche modo di restare in contatto con il proprio Paese d'origine, visto che la trasmissione storica del pallone all'estero sta per sparire, si chiederà aiuto a quanto può offrire internet. Per seguire ad esempio la nazionale azzurra e comunque tutto quello che la Rai, ma in Italia, offre per il calcio, non non si deve impazzire. Basta utilizzare una VNP, Virtual Private Network (ci sono abbonamenti annuali che ad esempio negli Stati Uniti costano anche 30/40 dollari): è la rete privata virtuale che generalmente garantisce privacy, anonimato e sicurezza e anche la possibilità di aggirare le restrizioni geografiche. Così se si vuole guardare anche solo un TG della Rai a 6000 chilometri di distanza da Roma si può fare, o almeno ci si può provare.
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