La data di oggi segna un momento “storico” per il turismo italiano del dopo Covid. Come annunciato dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, in occasione del G20 del turismo a Roma, le persone provenienti dai Paesi europei, Gran Bretagna e Israele non dovranno più rispettare i quattordici giorni di isolamento. Per gli americani manca ancora una data, ma si attendono novità per lunedì prossimo.

Dunque, il settore comincia a vedere finalmente una luce in fondo al tunnel e non solo per gli arrivi ma anche per le partenze: secondo un sondaggio realizzato da Confturismo in collaborazione con Swg, sono 9 milioni gli italiani pronti a partire durante i mesi estivi e che hanno già prenotato. Poi ci sono quelli e sono molto numerosi, 16 milioni, che devono ancora decidere e chi sa già che dovrà rinunciare.

I dati del sondaggio indicano che la fiducia nel processo di vaccinazione e l’attesa del green pass europeo ha fatto tornare anche la voglia di estero: sale, rispetto ad aprile, dal 13% al 20% la quota degli italiani che sceglieranno una meta oltre confine per le vacanze. L’80% dei connazionali resterà in Italia privilegiando mete balneari, ad esempio Puglia e Sardegna, ma anche territori dall’offerta più complessa, come la Toscana.

L’immagine vincente tra i competitor esteri è, però, quella della Spagna che, tra le due rilevazioni, aumenta di 6 punti il suo distacco dai più immediati inseguitori, Grecia e Francia. Il problema al momento è quello della eccessiva stagionalizzazione con il 60% degli intervistati che ha programmato le vacanze tra la seconda metà di luglio e agosto mentre settembre e la prima quindicina di luglio insieme non arrivano al 24% delle preferenze.