Di ROBERTO ZANNI

Tre ore che sono passate in fretta, ricche di denunce, suggerimenti, argomenti e che hanno offerto un quadro, a volte anche drammatico, della situazione degli italiani nel Sud America. 'Italiaoltreconfini' è stata la prima puntata (alla quale nel giro di 24 ore seguirà la seconda sul Nord America) del convegno dedicato ai connazionali all'estero organizzato dal Gruppo al Senato di Fratelli d'Italia in collaborazione con i Dipartimenti italiani nel mondo ed esteri. Un viaggio, in diretta social, che ha svariato dalla lingua alle elezioni, dall'informazione sempre più sotto assedio alla cultura in generale, fino ai problemi quotidiani di chi vorrebbe riacquistare la cittadinanza, ottenere il rinnovo del passaporto, ma che, in particolare ha portato alla luce, ulteriormente, la tragedia che si sta consumando in Venezuela. Il senatore Patrizio La Pietra e l'on. Roberto Menia, responsabile dipartimento italiani all'estero, hanno svolto le funzioni di mediatori di questo giro del Sud America 'made in Italy' che, in avvio (successivamente ha preso la parola anche l'on Carlo Fidanza capodelegazione FdI-ECR al Parlamento Europeo) ha avuto anche gli interventi dell'on. Francesco Lollobrigida, capogruppo FdI alla Camera dei Deputati e del senatore Luca Ciriani, capogruppo al Senato, che ha voluto anche citare il titolo dedicato da 'La Gente d'Italia' al convegno: 'Per Fratelli d'Italia i connazionali all'estero sono al centro del mondo'. E rimarcando anche lo sforzo del nostro quotidiano ha voluto aggiungere "che lo sono sempre stati e lo saranno sempre".

DRAMMA La tappa più angosciosa dell'iniziativa di FdI si è avuta quando 'italiaoltre confini' si è fermata in Venezuela. "L'altra notte - la denuncia di Antonio Ledezma, ex sindaco di Caracas in esilio a Madrid - gli squadroni di Maduro hanno assaltato la sede dello storico quotidiano 'El Nacional', un attentato contro la libertà di espressione, di stampa senza le quali non c'è democrazia. Il Venezuela è vittima di una mafia che controlla il Governo, ma è anche il Paese più povero del mondo dove uno stipendio mensile arriva a 2 euro e con una diaspora senza eguali". Un'altra terribile testimonianza è arrivata da Giuseppe di Cera, abruzzese emigrato nel 1953, che dal Venezuela ha lanciato un SOS per gli italiani del Paese costretti a una situazione inimmaginabile da un punto di vista economico con numeri raccapriccianti comprese le aziende italo-venezuelane, passato da 16.500 dalla presa del potere di Chavez alle 2.300 di oggi.

VOTO L'avvocato Piercarlo Nefonte, dall'Argentina, rappresentante degli oltre 150.000 iscritti all'AIRE della regione, ha invece puntato la propria attenzione in particolare sull'aspetto politico. "C'è un forte legame con l'Italia, con una forte partecipazione - ha spiegato - ma come è possibile se per diventare italiani si richiede la conoscenza della lingua, che si possa essere rappresentati in Parlamento da qualcuno che non la parla e nemmeno sa scriverla? Non mi soffermo sulle assenze, sarebbe ancora più vergognoso. E poi che dire di chi ha accettato una carica da sottosegretario rinnegando promesse, per tenere un piede nell'esecutivo e uno nel legislativo?". Poi le schede elettorali postali. "Il voto deve essere degli italiani e non di chi ottiene miracolosamente migliaia di plichi postali che si trasformano a suo favore. Bisogna ridare credibilità alle istituzioni". Dall'Argentina, una delle grandi mete dell'immigrazione nel Sud America, al Brasile dove vivono circa 33 milioni di oriundi, il professor Carlo Cauti, docente e giornalista, rappresentante di una emigrazione recente che si può definire quella della 'fuga dei cervelli', ha sottolineato in particolare l'assenza di un legame culturale con l'Italia. "È incredibile la mancanza di scuole - ha spiegato - per fare un esempio a San Paolo, 12 milioni di abitanti, esiste solo un istituto italiano, tra l'altro nemmeno in una zona facilmente raggiungibile". E questo legame scolastico inesistente allontana gli italiani, in tutti i sensi. "Basta arrivare alla seconda generazione - ha continuato - e non si parla più la nostra lingua e un altro profondo problema riguarda il riconoscimento dei titoli di studio ottenuti all'estero, in Brasile in questo caso, un iter lungo e complicato che impedisce ai discendenti di italiani di poter effettuare il percorso inverso". Ecco il legame, culturale, spezzato tra l'Italia e i suoi connazionali nel mondo, che, se riattivato potrebbe diventare fondamentale per ridare voce agli italiani nel mondo. Un problema messo in evidenza dal Perù anche dall'avvocato Gianfranco Sangalli, consigliere del CGIE, un Paese dove se la comunità italiana è numericamente minore rispetto a buona parte del Sud America, ha radici lontane nel tempo. Ma adesso, come sottolineato da Sangalli, per il rischio dell'arrivo di una governo di estrema sinistra, gli italiani stanno cercando di rientrare in Patria. "C'è paura - ha aggiunto - c'è una grande richiesta di passaporti, c'è il timore di un esodo biblico in vista del ballottaggio del 6 giugno per le presidenziali che vede favorito Pedro Castillo erede del famigerato Sendero Luminoso contro Keiko Fujimori". E gli italiani si mettono in fila all'1 di notte per avere il passaporto. C'è il timore di una nuova Venezuela, ma anche di un colpo di stato.

INFORMAZIONE Dall'Uruguay, da Montevideo, il nostro Direttore, Domenico Porpiglia, nel suo intervento ha subito anticipato che avrebbe parlato solo di quello che non va, che è tanto. E così è stato. "Fate qualcosa - l'appello a FdI - qui, nel Sud America e nel mondo in generale, manca l'informazione, e può sembrare strano che lo dica io, ma è la verità, siamo rimasti soli. Poi Rai Italia che una volta era presente anche a Montevideo: non c'è più e fa solo fiction. Perchè? E ora sta per togliere anche il calcio, La Giostra del Gol potrebbe non esserci più, un programma che un tempo arrivava ad avere anche una audience di 50 milioni di spettatori, certo le partite ci saranno ancora ma in inglese, spagnolo. Poi la lingua italiana: come sottolineato da Giorgia Meloni nel suo messaggio. Nell'Uruguay si insegnava in tutte le scuole, ora si è arrivati a un'ora alla settimana però si costruiscono cattedrali nel deserto. L'Italia ha abbandonato questo Paese (e il continente) sì l'Uruguay ha appena 3 milioni di abitanti, ma la metà sono di discendenza italiana: fino a tre anni fa solo alla Festa della Repubblica venivano Presidenti della Repubblica, ministri, personalità di spicco, da 5 anni nessuno...come se si trattasse di una festa solo per "amici" nulla. I deputati e i senatori eletti all'estero hanno detto ciao a questo continente, lo abbiamo scritto: sono i più assenteisti alla Camera e al Senato e alle ultime elezioni nel 2018 qui su 80.000 aventi diritto hanno votato solo in 18.000, non si sono trovate 60.000 schede...". Poi il Direttore ha puntato la sua attenzione su un problema che 'La Gente d'Italia' ha portato alla ribalta, la costruzione della Cancelleria Consolare, avversata per la tempistica, ma non solo. "Tra poco cominceranno i lavori qui per una nuova Cancelleria Consolare - ha concluso - perchè dicono si stava stretti, ma la la gente chiede passaporti, cittadinanza in tempi rapidi, mancano i funzionari di ruolo, non i contrattisti che sì necessitano, ma servono le persone che possono accelerare l'iter. Ma non ci sono perchè questa è considerata 'zona disagiata', solo di nome, in realtà non lo è: questo è un Paese stupendo con una grande italianità. Pensate il 29 di ogni mese in tutto l'Uruguay si mangiano gnocchi, si consumano pasta e fainá... E poi non diciamo balle... in arriuvo 800 nuovi funzionari alla Farnesina: bugie, sono solo 80, la nuova costruzione che arriverá a costare almeno 3 miloni di dollari per evitare le file.... ma quali file? Si entra per appuntamenti... e poi a cosa serve pagare una succursale in Avenida Brasil se é aperta un solo giorno a settimana,e solo per appuntamento????? ". L'intervento del nostro Direttore ha portato il sen. La Pietra a porre l'attenzione su un altro grave problema che ha avuto, e sta avendo, pesantissime conseguenze sulla nostra cultura nel mondo. "Il taglio dei fondi all'editoria all'estero" ha sentenziato il parlamentare. E un'altra denuncia è arrivata da Gustavo Velis, ricercatore dell'università di Mar del Plata: "Sono stati chiusi i giornali italiani - le sue parole - e poi le elezioni: le schede vengono comprate, c'è bisogno del voto elettronico, con un solo nome, elezioni trasparenti". Sempre dall'Argentina, una voce storica, Franco Arena di Radio Italia Tricolore Buenos Aires, ha ribadito l'importanza di un collegamento diretto con l'Italia, di una maggiore educazione di quello che è stata (ed è) l'emigrazione. Assurdità, incongruenze che caratterizzano il Governo, le leggi italiane, un elenco lunghissimo al quale ha contribuito anche il dr. Mario Turnaturi, dal Brasile, del patronato ACAI ENAS, ma anche console onorario di San Marino. "Purtroppo l'associazionismo sta scemando - ha raccontato - ma sono tanti i problemi alcuni dei quali sarebbe semplice risolverli: mi chiedo perchè il certificato di 'esistenza in vita' per i pensionati devono essere rilasciati dai Consolati e non dai patronati? Perchè una volta che un italiano che si iscrive all'AIRE diventa un cittadino di serie B, non ha diritto in Italia alla tessera sanitaria, mentre gli stranieri, che non hanno passaporto italiano, hanno diritto a ogni assistenza?".