La seconda puntata del convegno, dedicata al Nord, ha mostrato una immagine completamente differente da sabato: la discussione è passata dalla lingua alla fuga dei cervelli, dall'italian sounding, fino alla cancel culture passando dai disservizi consolari. Vincenzo Arcobelli, presidente CTIM, ha puntato l'attenzione sui lutti e sacrifici del passato: "Tante le tragedie come quella di Monongah scoperta dal Direttore Porpiglia". E al termine i senatori Ciriani e La Pietra, l'on. Meina e l'eurodeputato Fidanza hanno promesso di portare le istanze dei connazionali in Parlamento

 

di ROBERTO ZANNI

Ci sono due Americhe. E la distanza tra Nord e Sud è abissale per gli italiani che ci vivono. Questa è senza dubbio la prima fondamentale conclusione che si può trarre dall'interessante, e assolutamente nuovo convegno, 'italiaoltreconfini promozione e tutela di un'identità' organizzato da Fratelli d'Italia. Una due giorni dedicata ai nostri connazionali all'estero che dovrebbe aver chiarito al partito di Giorgia Meloni quali sono le priorità: il Sud America ha assoluto bisogno dell'Italia e subito perchè lì gli italiani, gli oriundi, per la grande maggioranza in difficoltà, sono stati davvero abbandonati. E lì c'è anche il più grande serbatoio di italiani all'estero. Infatti ieri, seconda giornata, dedicata al Nord America, ha mostrato l'altra faccia: professionisti, ricercatori, imprenditori, docenti che alla fine nemmeno sui problemi più attuali si sono scaldati eccessivamente. Ma prima di dare il via agli interventi tra Stati Uniti, Canada, Messico, Repubblica Dominicana e Panama, è arrivato anche in video il discorso della presidente di FdI Giorgia Meloni. Quindi il senatore Patrizio La Pietra e l'on. Roberto Menia hanno introdotto gli ospiti a cominciare dall'ex ambasciatore Giulio Terzi di Sant'Agata, oggi responsabile Dipartimento Rapporti Diplomatici di FdI che ha puntato sulla diplomazia della cultura ricordando poi la vicenda di Chico Forti, da 22 anni in carcere negli Stati Uniti, a Miami, la cui estradizione potrebbe essere davvero questioni di poco tempo.
IL COMANDANTE - Appassionato e profondo è stato in avvio l'intervento del comandante Vincenzo Arcobelli, presidente del CTIM, consigliere CGIE, che da trent'anni rappresenta in prima fila gli italiani e lotta per loro negli Stati Uniti. "Ho apprezzato il messaggio di Giorgia Meloni - ha esordito - e al tempo stesso voglio ricordare la grande opera di Mirko Tremaglia. Non si deve dimenticare che l'emigrazione degli italiani negli Stati Uniti è stata composta da grandi sofferenze. Un esempio la tragedia di Monongah del 1907, scoperta dal Direttore Domenico Porpiglia e raccontata su 'La Gente d'Italia' testimonianza del tributo in particolare delle madri di famiglia che si sono dimostrate pilastro per gli emigranti. Per questo stiamo lavorando per dedicare loro un monumento. Drammi che si sono susseguiti, come quello del 1911, in una fabbrica di New York con tante donne perite. Poi, tornando indietro, il linciaggio di New Orleans, 1891: 11 morti italiani di origine siciliana. E da qui arrivo alla statua di Cristoforo Colombo di New York e infine al Columbus Day che proprio qualche giorno fa il Dipartimento scolastico della Big Apple ha cancellato dal proprio calendario". Ma è con la cultura che si devono combattere questi attacchi all'italianità specialmente negli Stati Uniti. "Bisogna difendere la nostra comunità - ha aggiunto - a Chicago avevano creato 'il caffè con Colombo', veniva offerto alla gente davanti alla statua con una opuscolo sulla storia".
IL MONDO DEL LAVORO - Dalla cancel culture, che ha preso di mira Colombo, una piaga dilagante in particolare negli Stati Uniti ("sbagliato mettere le comunità contro" ha sottolineato, giustamente, Arcobelli) alle testimonianze di professionisti e imprenditori che hanno messo in rilievo le grandi differenze tra il Nord America e l'Italia. Significative le parole della dottoressa Federica Agliano, giovane ricercatrice originaria di Reggio Calabria, dal 2017 immunologa nel Connecticut, rappresentante di quel grande esercito che sono i 'cervelli in fuga'. "L'Italia investe tanto nell'istruzione poi... - ha raccontato - ecco perchè sono venuta negli Stati per migliorarmi professionalmente. Purtroppo non ci sono opportunità in Italia. Un esempio: nel nostro Paese solo l'1,3% del PIL è dedicato alla ricerca, negli Stati Uniti è il 3%". Un po' più a nord, nel Canada a Toronto, il prof. Francesco Braga, agronomo e docente universitario ha sollevato, tra le altre cose, il problema riguardante la lingua. "Si potrebbero fare stages di italiano nelle scuole superiori - la sua idea - si devono migliorare i servizi consolari, il voto e la cittadinanza". Da New York la dott.ssa Anna Maria Miele, imprenditrice nel settore veterinario, organizzatrice di internship per laureati italiani negli USA, ha messo in luce le lacune del nostro Paese: "Manca la possibilità di fare pratica". Ancora in Canada, Joe Mannara imprenditore nel settore alimentare, ha parlato di un grande problema che sembra irrisolvibile: l'italian sounding, i prodotti taroccati e anche il senatore La Pietra è intervenuto: "Se il nostro export agroalimentare vale 50 miliardi - ha sottolineato - i contraffatti nel mondo raggiungono i 100/120 miliardi. L'etichettatura diventa importante: i prodotti alimentari devono essere fatti in Italia con ingredienti italiani". Ancora la cancel culture, con il timore che presto possa sbarcare in Italia, mentre da Montreal il prof. Pietro Lucca, studioso di emigrazione, ha raccontato di un approccio fortunatamente diverso: "Non distruggere, ma creare". Presto infatti una fermata della metro dovrebbe prendere il nome di Giovanna da Verrazzano. Da Panamá Alessio Mini, editore del 'Corriere di Panamá' giornale in lingua italiana, ha annunciato l'arrivo di una camera di commercio italo-panamense. "Credo che anche con l'aiuto del nostro capogruppo Ciriani e di Menia - ha poi garantito il senatore La Pietra - si possa fare una battaglia all'interno delle istituzioni per poter riprendere un'altra volta i finanziamenti all'editoria italiana all'estero che sono fondamentali per mantenere giornali e soggetti che aiutano a diffondere la nostra cultura, la nostra lingua per tenere uniti i connazionali nel mondo".
PROBLEMI - Anche nel Nord America la situazione può diventare complessa se ci si sofferma sui servizi consolari che sono carenti, non all'altezza. Ma i problemi possono essere anche più ampi. A Miami il console Cristiano Musillo arrivato nel 2018 con il megafono, lanciando grandi programmi, si è adeguato ai percorsi precedenti. E da questa sede sono partite accuse false e infamanti proprio contro 'La Gente d'Italia': dicevano da Ponce de Leon che il nostro giornale non esisteva! Poi, altro tasto dolente il Comites: in attesa delle elezioni del prossimo dicembre, quello di Miami, storicamente problematico, è evaporato al sole. Non si hanno notizie, non c'è comunicazione, anche se pare ci sia un nuovo presidente: che fine ha fatto il precedente, per quale motivo il cambio? Programmi? Prima, e parliamo ormai di diverso tempo fa, bene o male le notizie ci arrivavano, tra email e text, ora invece chissà per il fatto di non esserci allineati (ma per noi il tempo delle veline è finito da un pezzo) il silenzio, anzi no: come vecchia abitudine continuano a parlarsi tra di loro.
CONCLUSIONI - E al termine della due giorni i responsabili di FdI fautori di questa iniziativa (i senatori Luca Ciriani e Patrizio La Pietra, l'eurodeputato Carlo Fidanza e l'on. Roberto Menia) hanno garantito agli italiani all'estero un appoggio costante, a cominciare da un appuntamento (come quello di sabato e ieri) fisso, su base semestrale o annuale con la promessa poi di portare in Parlamento le istanze di chi in Italia non ci vive più. Ma se davvero Fratelli d'Italia vuole continuare a essere il partito dei connazionali all'estero deve fare dell'emergenza Sud America il primo punto della propria agenda: subito.
La seconda giornata di 'italiaoltreconfini', è stata condotta dal senatore Patrizio La Porta e dall'on. Roberto Menia con dagli Stati Uniti: Vincenzo Arcobelli, Federica Agliano, Anna Maria Miele, Andrea Di Giuseppe, David Accomazzo, Antonio Giordano. Canada: Pietro Lucca, Francesco Braga, Joe Mannara, Giovanni Trigona. Repubblica Dominicana: Paolo Dussich. Panama: Alessio Mini. Messico: Mario Cifinelli. Con la partecipazione di Ulderico de Laurentiis, Emanuele Mastrangelo.