#italiaoltreconfini il convegno organizzato da Fratelli d'Italia, una novità assoluta, si è rivelato un successo con la partecipazioni di rappresentanti di connazionali da ben 11 Paesi del Nord e Sud America. Può trasformarsi in un'opportunità senza precedenti per il riscatto di almeno 6 milioni di italiani e della nostra cultura nel mondo

 

di ROBERTO ZANNI

Non era mai successo prima nella storia fatta ormai da 75 anni della nostra Repubblica, che un partito politico (tra l'altro adesso anche ai vertici) dedicasse due giorni agli italiani all'estero mettendo in campo poi tutti gli esponenti di maggior spicco, a cominciare dalla presidente Giorgia Meloni, poi i capigruppo di Camera e Senato Francesco Lollobrigida e Luca Ciriani e l'eurodeputato Carlo Fidanza. Nessuno, prima di sabato, si era preso l'onere di riunire rappresentanti di connazionali da addirittura undici Paesi tra Nord e Sud America. Uno sforzo, anche organizzativo inimmaginabile fino a qualche giorno fa. Nessuno ci aveva pensato, nemmeno il Maie, che si identifica, a parole, con gli italiani fuori dall'Italia. No: tutti finora, dai partiti ai movimenti, dai grandi ai piccoli, dai quelli dalla storia più lunga a quelli cresciuti in questi ultimi anni, degli italiani all'estero si erano ricordati (per poi subito dopo dimenticarsene) ovviamente esclusivamente in tempo di elezioni.
DATABASE - Fratelli d'Italia ha invece ha pensato in maniera diversa e l'ha fatto capire, anzi l'ha proprio detto il senatore Patrizio La Pietra, ottimo come l'on. Roberto Meina, nel ruolo di presentatore/mediatore, di filo conduttore tra i tanti intervenuti. "Non lo facciamo per i voti, non ci sono elezioni..." ha sottolineato tanto per scacciare i soliti pensieri maligni. FdI, anche qui ne siamo convinti, ha indetto questa riunione internazionale, perchè l'italiano all'estero, l'emigrante, l'oriundo, la storia di sacrifici di tanti connazionali, ce l'ha nel proprio Dna scritta da Mirko Tremaglia. E dalle parole uscite da #italiaoltreconfini potrebbe nascere un prontuario del connazionale all'estero, un database che raccoglie quello che si deve fare, le strade da intraprendere, le iniziative culturali da perseguire e soprattutto le richieste da presentare al Governo. Un libro anche digitale da sfogliare e da aggiornare ogni qualvolta nasca un problema nuovo oppure un altro venga risolto. Le istanze dei connazionali, presentate nella due giorni da ospiti radicati nel territorio, a conoscenza delle problematiche, perchè per la maggior parte le vivono loro stessi, rappresentano un tesoretto per FdI. Da utilizzare, un modo per ribadire con i fatti, che in Italia c'è un partito che si prende cura finalmente di chi risiede anche a migliaia di chilometri di distanza da Roma. "Ovunque c'è un italiano c'è l'Italia" ha detto nel saluto/messaggio Giorgia Meloni. Non uno slogan, ma una promessa. Senza dimenticare che il... partito dei connazionali all'estero è composto da quasi 6 milioni di italiani che alle ultime elezioni, se uniti, sarebbero stati la terza forza politica del Paese.
PERCORSO - In questi mesi si può dire, in Italia si è assistito alla iperbolica salita di FdI, della sua leader Giorgia Meloni: oggi secondo partito nelle intenzioni per alcuni sondaggi, terzo per altri, comunque sul podio attorno a quota 18,5%. Alle elezioni del 2018 non dimentichiamolo, si era assestato al 4,3%. Un +14% in appena tre anni che potrebbe presto aggiungere anche tanti italiani all'estero: perchè c'è bisogno, forse ancor più da lontano, di identificarsi con qualcuno che davvero ha a cuore i tuoi problemi. E può essere solo FdI. Così Giorgia Meloni grazie a questa iniziativa si è creata un assist: per il partito e per 6 milioni di italiani all'estero. Per trasformarlo in gol però si deve agire immediatamente a cominciare dai connazionali che maggiormente ne hanno bisogno, partendo dal Venezuela, l'obiettivo primario. Poi la proposta di legge per un voto all'estero che protegga gli elettori e non chi 'ruba' un posto in Parlamento, quindi cultura, servizi consolari, agevolare il riacquisto della cittadinanza e chi voglia rientrare in patria appaiono, al momento le prime scelte. Sappiamo che non è un percorso facile, ma se FdI comincerà a creare le prospettive per un futuro migliore per chi è all'estero tante cose potrebbero cambiare, anche in Italia.