Gente d'Italia

L’Aska non pubblica​ la nostra risposta​ ma chiede di rettificare urgentemente…

Caro Direttore, nell'articolo da te segnalato abbiamo riportato innanzitutto, condividendola,​ la preoccupazione dei connazionali sul tema dei diritti del calcio e anche dato conto delle vostre richieste a Giudici e delle sue risposte. Nella richiesta di replica​ ​ a​ noi indirizzata​ affermi: "Peccato però che invece non abbia riportato nei giorni scorsi l’interrogazione alla Rai depositata in Vigilanza dal deputato di Italia viva e segretario della stessa commissione di Vigilanza Michele Anzaldi in cui voleva “sapere se risponda al vero che la Rai abbia rinunciato ad acquistare, per la prima volta dopo anni, i diritti del Campionato di calcio di Serie A per le comunità italiane residenti all'estero e se l'azienda non ritenga questa rinuncia un grave danno per gli italiani all'estero, nonché una violazione di quanto contenuto nel Contratto di Servizio, all'articolo 2” che in pratica dice che tra i principi cui la Rai deve attenersi, c’è anche l'informazione rivolta alla collettività nazionale anche all'estero”. ​ Un pensiero, quello di Anzaldi, riportato da altre agenzie quali Agi, 9 Colonne, Dire e Ansa. Ma non da Askanews. Come mai? Le dichiarazioni del deputato non meritavano almeno un ‘lancio d’agenzia’ (la classica velina) come fatto dagli altri colleghi che hanno riportato la notizia​ dell’interrogazione​ senza prendere posizioni?".

Ti segnaliamo​ ​ invece​ che ne abbiamo​ dato​ regolarmente conto come dai lanci di agenzia di seguito​ riportati, mentre nell'articolo​ che hai già pubblicato​ (https://www.genteditalia.org/2021/05/16/se-laska-vuole-darci-lezioni-di-giornalismo/) affermi il contrario. Siamo noi quindi a chiederti di rettificare urgentemente:

Rai/Rai, Anzaldi (Iv): grave stop Serie A per italiani all'estero

Interrogazione in Vigilanza: "Violazione del Contratto di Servizio"

Roma, 14 mag. (askanews) - "Sapere se risponda al vero che la Rai abbia rinunciato ad acquistare, per la prima volta dopo anni, i diritti del Campionato di calcio di Serie A per le comunità

italiane residenti all`estero e se l`azienda non ritenga questa

rinuncia un grave danno per gli italiani all`estero, nonché una

violazione di quanto contenuto nel Contratto di Servizio,

all`articolo 2. Se risponda al vero che la Rai intenda chiudere

la trasmissione di Rai Italia 'La Giostra del Gol', non

disponendo più dei diritti delle partite di Serie A. Se l`azienda

non ritenga doveroso aprire una trattativa con la Lega Calcio per

evitare un tale grave impoverimento dell`offerta televisiva del

servizio pubblico per gli italiani all`estero". È quanto chiede

il deputato di Italia Viva e segretario della commissione di

Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, in un'interrogazione alla Rai

depositata in Vigilanza.(Segue)

Pol

140905 mag 21

Rai/Rai, Anzaldi (Iv): grave stop Serie A per italiani all'estero -2-

 

Roma, 14 mag. (askanews) - "Secondo quanto riportano - si legge nelle premesse dell'interrogazione - da diversi organi di informazione, tra cui 'Il Corriere dello Sport' e il quotidiano per italiani all`estero 'Gente d`Italia', per la prossima stagione calcistica la Rai avrebbe rinunciato ad acquistare i diritti del Campionato di calcio di Serie A per le comunità italiane residenti all`estero. Questa decisione porterebbe alla chiusura della trasmissione di Rai Italia 'La Giostra del Gol', seguita da milioni di italiani in tutto il mondo e dedicata a raccontare la Serie A agli italiani all'estero. Tra i principi cui la Rai deve attenersi, secondo quanto riportato dal Contratto di Servizio all`articolo 2, c`è anche l`informazione rivolta alla 'collettività nazionale anche all`estero'".

Pol

140905 mag 21

Nessun problema a registrare ovviamente​ su questo come su altri temi​ la vostra posizione e siamo ovviamente a vostra completa disposizione per​ rilanciare eventi, iniziative, news che vogliate segnalarci. Sentiamoci quando volete.

Buon lavoro

Gianni Todini

Vice Direttore Aska

 

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Risponde il Direttore Mimmo Porpiglia​

 

Egregio Todini, nella sua risposta ci dice che la sua agenzia, l’AskaNews, ha dato la notizia dell’interrogazione alla televisione di Stato da parte del deputato di Italia viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi (in merito alla perdita dei diritti da parte di Rai Italia della trasmissione ‘La giostra del gol’). Però, ci chiediamo, come mai avete ‘lanciato’ la notizia il 14 maggio (questo ce lo ha confermato lei inviandoci per posta i due take) e non il 10 maggio come fatto invece per esempio da Agi, 9 Colonne, Dire, AdnKronos e Ansa? Insomma, come si dice in gergo, le dichiarazioni di Anzaldi le avete ‘bucate’ per 4 giorni riprendendole, a quanto lei afferma (e possiamo leggere tramite addirittura i due take che ci ha inviato per conoscenza nella mail inviata), appunto il 14 maggio, quando possiamo immaginare che l’esponente di Italia viva abbia potuto inviare altri comunicati stampa in quello stesso giorno (se non ricordiamo male si discettava della trasmissione ‘Anni 20’…). Diciamo un caso più unico che raro questo slittamento di 4 giorni… Ma come si dice, meglio tardi che mai, si vede dunque che ci tenevate parecchio alla presa di posizione di Anzaldi su questo tema… Come di certo tenete parecchio al direttore di Rai Italia Marco Giudici, cui avete preso in pratica le difese addirittura dalle critiche mosse da ‘La Gente d’Italia’ per un palinsesto di un canale televisivo che, lo ribadiamo, non è per noi consono e rispettoso degli italiani all’estero e la perdita dei diritti della Serie A a sfavore degli italiani del mondo è una mortificazione. L’ennesima. E non lo diciamo solo noi....Ieri é intervenuto il Cgie, e sappiamo che stanno per essere presentate alcune interrogazioni parlamentari al riguardo.​

Ci dispiace aver urtato la sensibilità di Giudici (e pare anche la vostra), ma il diritto di critica è, appunto, un diritto. Non dovremmo essere di certo noi a insegnarvelo, dato che Askanews è un’agenzia di stampa più che rispettabile e assolutamente stimabile. Ma essere il direttore di una testata importante come Rai Italia comporta onori e oneri e crediamo fortemente che Giudici potesse impuntarsi affinché i connazionali che vivono all’estero (‘La Gente d’Italia’ da più di 23 anni dedica anima e corpo alle loro esigenze piuttosto che dedicarsi a difese di colleghi…) non venissero privati anche del calcio. Ma se la fa stare più sereno, possiamo tranquillamente dire e scrivere quanto è “bravo Giudici”, “complimenti Giudici” o come direbbe il ragionier Fantozzi “è un bel direttore”. Purtroppo, non è il nostro modus operandi. Così come, lo diciamo per l’ennesima volta, non pensiamo di aver offeso nessuno dicendo che Giudici ha un’età pensionabile. Non ci pare l’occasione per specificare il suo anno di nascita, ma chiunque avrà voglia di andare sul sito della Rai (sezione trasparenza) potrà farsi una sua idea. Ma a noi rimane ancora una grossa domanda: come mai siete voluti intervenire a gamba tesa su questa vicenda? Eppure ‘La Gente d’Italia’ aveva pubblicato sul giornale e in prima pagina, la risposta di Giudici in merito alle nostre critiche. Però non avete mai diffuso il nostro punto di vista, ma solo quello del direttore di Rai Italia. Il buon giornalismo - avvalorato anche dalle vigente legislazione - prevede che bisognerebbe sempre pubblicare le due campane, così sarà poi il lettore a farsi un’idea. Voi ci censurate.....e addirittura chiedete imperiosamente di "rettificare urgentemente....".... ​ Non abbiamo l'anello al naso conosciamo molto bene la legge - dal lontano 1970 data di iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti​ - sui reati di stampa e a mezzo stampa,​ ​ E dai lettori ai telespettatori, le chiediamo di vedere la programmazione di Rai Italia. Per noi non è consona ed è ripetitiva. Lo possiamo dire? O dobbiamo chiedere il permesso a Giudici e magari anche a voi??????

 

PS. A proposito e per chiarire, noi non promuoviamo eventi e iniziative e per quanto riguarda le news é lavoro che spetta a voi, alle agenzie vagliarle e ​ rilanciarle.... Ma se si tratta di risposte e precisazioni a pezzi di colleghi la buona educazione e la deontologia professionale prevede che le pubblichiate... e con la stessa rilevanza... giusto? Siamo in attesa.......Grazie​

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