di Lucio Fero

Vaccini, milioni di umani ad oggi assenti alla chiamata per vaccinarsi. La Repubblica li conteggia in quattro milioni di italiani, Il Sole 24 Ore riporta analisi più dettagliata e dettaglia appunto per fasce d'età: alla completa vaccinazione (due dosi) mancano ancora circa il 20 per cento degli over 80 anni e una buona metà degli over 70, peggio ancora tra i 60 e i 70 anni.

D'altra parte i numeri sono chiari, espliciti e pubblici: quasi un terzo della popolazione complessiva vaccinata con una dose, circa il 15 per cento della popolazione vaccinata a tutto titolo immunitario (doppia dose).

La vaccinazione di massa sta andando veloce, ma va ancora più forte l'illusione che ormai sia cosa fatta o quasi. Sotto questa illusione, coperta da questa illusione c'è una realtà assai più complessa. Ci sono problemi, come è ovvio ci siano in una campagna di vaccinazione di massa. Problemi attesi, problemi inaspettati, problemi nascosti, problemi affrontabili e altri praticamente insormontabili.

Arrivare al 70 per cento della popolazione vaccinato entro settembre è possibile e lo si sta facendo. Il problema è che politici, categorie economiche e pubblica opinione cominciano ora che siamo al 30 per cento a ragionare, esigere, comportarsi come fossimo al 70 per cento.

Sono i quattro milioni di cui parla La Repubblica (ma possono essere due milioni se si parte dai 75 anni in su o 12 milioni se si calcola dai 60 anni in poi). Hanno avuto la possibilità di vaccinarsi, possono vaccinarsi ma non sono vaccinati e non si sono vaccinati. Perché?

Una quota dei molti (troppi) anziani non ancora vaccinati vive in condizioni residenziali e/o familiari e culturali di fatto di isolamento. Soli e difficilmente raggiungibili. Hanno difficoltà o semplicemente non sanno accedere alle prenotazioni via web, nessuno lo fa per loro. Oppure hanno difficoltà a comprendere il perché del vaccinarsi. E' il primo perché.

Superstizione: è il secondo e robustissimo perché. In una società in cui si stima una ventina di milioni di italiani (uno su tre) ricorra, si affidi o consulti oroscopi e aruspici di varia natura, nulla di sorprendente se l'atteggiamento di fronte al vaccino è...scaramantico. La cultura e il pensare scientifico non sono da noi molto popolari (neanche tra le classi colte). Storici bassi livelli d'istruzione, secoli di pedagogia cattolica e da ultimo il matrimonio felice e prolifico tra pensiero magico e formazione pop-social non costituiscono habitat per un pensare vaccino secondo scienza. Per cui una quota degli anziani non ancora vaccinata è tale perché del vaccino ha una superstiziosa paura.

Il più degli anziani non ancora vaccinati è nel Sud e nelle Isole. Qui certamente il più dei casi di isolamento geografico, culturale e sociale. Qui la maggior difficoltà delle Regioni responsabili della Sanità a raggiungerli. E anche senza dubbio la maggior dose di superstizione paurosa (basta vedere tasso rifiuto AstraZeneca in Lombardia pari all'un per cento e l'analogo tasso di rifiuto in Campania o in Sicilia dove sfiora il 50 per cento). Qui anche qualcuno maligna un po' di anziani che non si presentano alla vaccinazione per il semplice e incontrovertibile fatto che sono morti ma restano vivi all'anagrafe perché da morti continuano a produrre pensioni che i parenti incassano.

Dice a se stesso l'evasore fiscale: non è che se io non pago le tasse la scuola di mio figlio domani chiude...Dice l'evasore fiscale a se stesso: se c'è qualcun altro che le paga le tasse non c'è bisogno che mi aggiungo io nel pagarle...Qualche pensiero gemello sta formandosi anche riguardo al vaccinarsi. Non nella testa degli anziani, ma in quella degli under 50 sì. L'idea è: di Covid muoiono i vecchi, vaccinati i vecchi a che serve mi vaccini anch'io? Un'elusione o un'evasione vaccinale non fa male a nessuno e fa bene a chi la fa: questa è l'idea. Un'idea forte della sua semplicità, un'idea fortemente contagiosa, un'idea tanto semplice e chiara nella sua sciocca infondatezza. Non è vero che basta vaccinare i vecchi, non è vero che chi è furbo e scaltro può non vaccinarsi, tanto si vaccinano gli altri. E non è vero al 19 di maggio che tutti gli anziani sono vaccinati.

Sulla strada del miracolo vaccini (autentico prodigio della scienza averli avuti efficaci e disponibili dopo meno di un anno dalla scoperta del virus e susseguente malattia) c'è una serie di buche. La faciloneria sbrigativa e teatrante dell'ormai è fatta. La superstizione nel pensare il vaccino, le condizioni socio economiche e culturali della condizione anziana nel Su e nelle Isole, la tentazione (culturale e operativa) del pensare il vaccinarsi come le tasse. Dove evasione ed elusione sono per molti una brillante soluzione. Ci sono in Italia milioni di dispersi al vaccino. Se restano tali e si moltiplicano pure...