La presenza del virus SARS-CoV-2 è stata documentata non solo nelle aree cerebrali di controllo del respiro, ma anche, per la prima volta, è stato rilevato il suo percorso tra polmone e cervello lungo il nervo vago. Lo si legge in uno studio, appena pubblicato su Journal of Neurology, frutto di una collaborazione fra anatomopatologi, neurologi e rianimatori del Dipartimento di Scienze della Salute della Statale di Milano, del Centro di ricerca "Aldo Ravelli" e dell'ASST Santi Paolo e Carlo di Milano.

"Gli esami al microscopio - spiega Gaetano Bulfamante direttore della Cattedra di Anatomia Patologica e Genetica Medica dell'ASST Santi Paolo e Carlo, primo autore dell'articolo - documentano la presenza di neuroni danneggiati e contenenti il virus particolarmente concentrati nel bulbo o midollo allungato.

Contestualmente abbiamo osservato una notevole attivazione delle cellule gliali che indica una risposta infiammatoria legata all'infezione.

Il dato di estremo interesse è la presenza del virus Sars-CoV-2 nelle fibre del nervo vago che connettono appunto il bulbo al polmone".