Esimio Signor Presidente Sergio Mattarella,
stamattina i miei amici di scuola - Istituto La Salle di Napoli - mi hanno ricordato un nostro grande professore, Fratel Teofilo  che ci ha sempre detto "Se credete in qualcuno o in qual cosa non mollate mai..." Un grande insegnamento di vita, e cosí come facciamo ogni giorno ( ci scambiamo pensieri, idee, commentiamo fatti, ricordiamo episodi..) siamo scivolati sul calcio che dalla prossima settimana sará negato agli italiani del mondo.  Tra i vari commenti il nostro amico Baby - che non ama il calcio -  mi ha scritto su WhatsApp: "Non ha nessuna importanza se l'argomento é lo sport, l'arte, la cultura o una qualsiasi forma di svago; il tuo intervento mira alla salvaguardia del diritto all'informazione: buon lavoro Mimmo e combatti per vincere, per te ma soprattutto per loro, per i nostri concittadini che vivono fuori dall'Italia e continuano ad amare tutto ció che é italiano,  lingua di Dante in primis... Non mollare...."
Ho pensato: "Sí, hai ragione non molliamo", e per questo sono calato indegnamente nei panni  dei miei connazionali  e mi, anzi, correggo,  ci rivolgiamo direttamente  a Lei Signor Presidente, alla Sua sensibilità ed al Suo senso di responsabilità verso tutti gli Italiani, compresi quelli che vivono all'estero. Ovviamente, vista la pandemia, sappiamo bene che ci sono priorità maggiori rispetto appunto alla richiesta di un Suo intervento su un tema che ora, brevemente, le raccontiamo.
Il canale Rai Italia dalla prossima stagione calcistica, a quanto pare (eufemismo) non trasmetterà più la trasmissione "La giostra del gol", uno degli appuntamenti più attesi da parte dei connazionali residenti oltreconfine, irradiata in quattro Continenti, compreso ovviamente quello del Sud-America. Inutile dire, dato il grande amore che gli italiani hanno per il pallone, che il programma é davvero amato con una media di 50 milioni di telespettatori. Cosa è accaduto recentemente? La Lega Calcio ha ceduto i diritti di trasmissione a Infront e non quindi alla nostra televisione di Stato che in pratica si è fatta "scippare" il tutto. In un silenzio assordante, senza combattere, dimenticando che - anche per la legge Melandri - il servizio pubblico deve essere garantito a tutti gli Italiani. Rimanendo in chiave calcistica, non esistono cittadini di serie A e di serie B come adesso si sentono tanti nostri connazionali, ma molte volte bistrattati dal BelPaese. Allora ci chiediamo: come mai la Rai non ha combattuto affinché non avvenisse questo ennesimo colpo basso verso quanti vivono all'estero? E come mai, a parte qualcuno, sono spariti anche i rappresentanti politici degli italiani all'estero?  Cosa succederebbe in Italia se non trasmettessero più "La domenica sportiva" oppure "90' minuto"? Una vera rivoluzione, con i giornali che si occuperebbero giorno e notte di questo tema. Ebbene, questo è capitato ai connazionali che, volenti o nolenti, vivono al di fuori dello Stivale: saranno privati di un servizio che, secondo noi, accomuna tutti. Come ben risaputo, il pallone è un argomento cui tutti discettano. E non esistono contrapposizioni politiche. Il pallone é il pallone, la politica non c'entra....
E lo dimostrano i fatti: una interrogazione parlamentare del partito di opposizione ( Fratelli d'Itralia ) che si é aggiunta alle decise prese di posizione che si erano registrate da parte di chi appoggia il Governo. Dalla richiesta di sensibilizzazione presentata dall'on. Fucsia Fitzgerald Nissoli (Forza Italia) alla ex campionessa di scherma Valentina Vezzali, oggi sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport, per passare a un altro deputato, Mario Borghese, del Maie (che per la verità con il leader Ricardo Merlo che aveva lanciato l'allarme lo scorso marzo) al loro collega Michele Anzaldi (Italia Viva) Una interrogazione parlamentare - dicevamo -  depositata in Vigilanza alla quale si è rivolta anche la Lega con una nota firmata dal senatore Umberto Fusco e altre membri del partito nella quale si chiede che "agli italiani che si trovano all'estero sia garantita la visione dei contenuti di serie A, Coppa Italia e Supercoppa Italiana".  E infine un duro comunicato degli on. Luciano Vecchi e Fabio Porta, che nel PD sono rispettivamente responsabile del Dipartimento Italiani nel Mondo e coordinatore America Meridionale. Praticamente una richiesta di tutte le forze politiche....con l'aggiunta di una vera e propria dichiarazione di guerra nei confronti di Rai Italia del segretario generale del Cgie Michele Schiavone.
Signor Presidente, gli italiani nel mondo non ne fanno una questione economica anche per chi magari sarà costretto ora ad abbonarsi a qualche altra piattaforma privata che non sia la Rai.  Perché attualmente chi vede Rai Italia paga circa 20 dollari al mese.... Il problema è che le piattaforme non italiane - cui si accede giá oggi costano  molto meno 5 DOLLARI AL MESE - e con la firma del nuovo accordo continueranno  a trasmettere le gare ma non in lingua italiana....  in spagnolo o in inglese.
Un vero "delitto" per il nostro idioma, e proprio nell'anniversario dei 700 anni dalla morte del Sommo Poeta Dante Alighieri, padre della nostra lingua. Inutile dire che la Rai, come si dice, ha organizzato tante iniziative per questo "ricordo" in Italia. E potremmo dire, ironicamente, che si è ricordata anche di chi vive all’estero, togliendo dal palinsesto probabilmente il programma più seguito, "La giostra del gol". Un bel regalo, non c'è che dire. Diciamo che mamma Rai, di coerenza, negli ultimi tempi ne ha mostrata davvero pochina. Signor Presidente, Lei da sempre si è mostrato vicino a noi residenti all'estero: è un simbolo dell'Italianità nel mondo e ha un senso di moralità che poche persone possono dire di avere. Si è battuto in prima persona per ristabilire i fondi al Dipartimento per l'Editoria nel nome della democrazia, qualche anno fa è venuto anche in redazione, qui da noi a Montevideo, per conoscerci e premiarci per l'attenzione che da più di 20 anni dedichiamo agli Italiani all'estero. Insomma, da quando è al Quirinale è sempre stato attento alle nostre esigenze, parlando poco e facendo i fatti, a differenza di chi parla tanto e non fa niente. Lei è il nostro garante. Le chiediamo davvero di porre Lei, all'attenzione della politica italiana, questa vicenda che merita di essere risolta al più presto. Con il ripristino de "La giostra del gol" nel nome dell'italianità e della lingua più bella del mondo. Basterebbe una sua telefonata....Si, solo una telefonata....
Ci ascolti Signor Presidente, per favore,
Con la pandemia che non si ferma nel mondo quelle poche ore davanti alla Tv la domenica mattina, dopo la Santa Messa, sono  il massimo della goduria..: cappuccino o caffé, cornetto o frutta, uova e becon, insomma colazione e.... pallone, il massimo.
Non ci faccia pensare che domenica dopodomani sará l'ultima volta  che vedremo e ascolteremo le partite in lingua italiana.....
Intervenga, solo Lei puó far abortire questo diktat assurdo verso  milioni  di juventini, napoletani, torinisti, interisti e milanisti, fiorentini, genoani e sampdoriani, romani e laziali, crotonesi, beneventani, parmensi, bergamaschi, insomma  tutti i tifosi nel mondo del "pallone italiano".....
GRAZIE!!!
Mimmo Porpiglia, la Redazione di Gente d'Italia e i milioni di italiani che vivono nel mondo