di Lucio Fero

Bielorussia pirata, dal governo bielorusso è partito l’ordine di un atto di pirateria di Stato. Un aereo Ryanair decolla da Atene direzione Vilnius, a bordo agenti del Kgb (in Bielorussia non ha cambiato nome il Servizio di polizia di Stato) e una coppia che al governo bielorusso dà fastidio. Dà fastidio soprattutto che possano viaggiare liberamente perché sono, niente meno, che degli oppositori politici. Il che nel regime di Lukashenko equivale a reato, il peggior reato.

L’ordine è di far atterrare l’aereo in terra bielorussa, impedire che i due oppositori, uno dei due niente meno che un giornalista, quindi doppiamente colpevole e nocivo, possano sbarcare dove la polizia bielorussa non può raggiungerli. Raggiungerli per metterli in galera o comunque in silenzio. A Lukashenko dà particolarmente fastidio che esuli o semplici testimonianze possano raccontare da fuori confini ciò che accade in Bielorussia e quindi il rimbalzare di questi racconti dentro i confini e tra la gente bielorussa. Quindi quei due non devono uscire, l’areo deve atterrare. A farlo atterrare ci provano i due del Kgb a bordo. Non ci riescono del tutto, si ha notizia di una colluttazione con membri dell’equipaggio. Forse il Kgb bielorusso non è più quello di una volta…

Si aggiunge allora un Mig, un jet militare che affianca l’aereo l’aereo della Ryanair. Affianca e intima di atterrare. E’ un aereo civile quello di Ryanair, a bordo ci sono passeggeri. Intimare con un aereo militare di atterrare, imbarcare agenti sul volo civile, dirottare un aereo civile. Tutto questo mette a pesante rischio la sicurezza del volo civile e dei passeggeri.

Un dirottamento di un aereo civile ordinato da uno Stato e messo in atto dai suoi militari a bordo e in volo su caccia militare. Atto di pirateria nei cieli d’Europa. Una pirateria che conta per la sua impunità anche sull’incapacità di reazione sostanziale da parte degli altri Stati europei. I paesi dell’ex Est Europa sovietico sono allarmati e spaventati, i paesi dell’Ovest Europeo, Francia e Germania in primo luogo, sentono e proclamano il bisogno di una reazione dura. Ma quale può essere davvero una reazione dura? Tollerare la pirateria di Stato nei cieli d’Europa non si può, ma che si può davvero fare per punire Lukashenko e il suo regime?