Tragedia in Piemonte. Una cabina della funivia Stresa-Mottarone, in provincia di Verbania-Cusio-Ossola, è precipitata al suolo in uno dei punti più alti del percorso. E' successo oggi, poco prima delle 13. A bordo c'erano quindici persone.

QUATTORDICI I MORTI
Il bilancio, aggravatosi di ora in ora, è di 14 persone morte tra cui anche un bambino di 9 anni, inizialmente ricoverato in codice rosso al Regina Margherita di Torino. Il piccolo era stato intubato in Rianimazione ma alla fine non ce l'ha fatta. Un altro bambino 5 anni si trova tuttora ricoverato nel nosocomio torinese in condizioni critiche. E' stato sottoposto a intervento chirurgico. I medici hanno riferito che era cosciente quando è giunto in ospedale.

I NOMI DELLE VITTIME
– Biran Amit, nato in Israele il 2 febbraio 1991 e residente a Pavia
– Peleg Tal, nato in Israele il 13 agosto 1994 e residente a Pavia
– Biran Tom, nato a Pavia il 16 marzo 2019 e residente a Pavia
– Cohen Konisky Barbara, nata in Israele l’11 febbraio del 1950
– Shahaisavandi Mohammadreza, nato in Iran il 25 agosto 1998, residente a Diamante (Cosenza)
– Cosentino Serena, nata a Belvedere Marittimo (Cosenza) il 4 maggio del 1994 e residente a Diamante (Cosenza)
– Malnati Silvia, nata a Varese il 7 luglio del 1994, residente a Varese
– Merlo Alessandro, nato a Varese il 13 aprile del 1992, residente a Varese
– Zorloni Vittorio, nato a Seregno, Milano, l’8 settembre del 1966, residente a Vedano Olona (Varese)
– Gasparro Angelo Vito, nato a Bari il 24 aprile 1976, residente a Castel San Giovanni (Piacenza)
– Pistolato Roberta, nata a Bari il 23 maggio del 1981, residente a Castel San Giovanni (Piacenza)
- Zorloni Vittorio, nato a Seregno, Milano, l'8 settembre del 1966, residente a Vedano Olona (Varese)
- Due vittime sono ancora da identificare.

LE DINAMICHE DELL'INCIDENTE
La cabina, quasi all'arrivo della stazione di monte, forse per un cedimento del carrello, ha visto spezzarsi un cavo traente, facendo retrocedere a forte velocità l'hub con i passeggeri per almeno cento metri prima dell'urto violento con l'ultimo pilone dell'impianto. In quel momento alcuni dei passeggeri vengono scagliati fuori. Infine, dopo l'impatto, la cabina viene quindi sbalzata via e rotola per almeno 15-20 metri finendo la sua corsa fermata dagli alberi.

PROVOCATO DAL CEDIMENTO DI UNA FUNE?
Sembra che l'incidente sia stato provocato dal cedimento di una fune, ed è avvenuto 100 metri prima dell'ultimo pilone, nella parte più alta del tragitto che, partendo dal Lago Maggiore, raggiunge quota 1.491 metri d'altezza. La corsa della funivia dura all'incirca 20 minuti. L'impianto, intanto, di proprietà del Comune di Stresa ma gestito dalla società Ferrovie del Mottarone, è stato posto sotto sequestro dalla procura di Verbania, così come la documentazione tecnica e delle manutenzioni periodiche, ora nelle mani degli inquirenti. Nell'occhio del ciclone la manutenzione, affidata all'azienda altoatesina Leitner, responsabile dei controlli straordinari.

SOCCORSI SUL POSTO
Sul posto, per i soccorsi, con carabinieri e i vigili del fuoco, anche due eliambulanze del 118 (e le squadre a terra) e gli uomini del Soccorso Alpino. Nella salita verso il Mottarone un camion dei pompieri si è ribaltato, ma nessuno ha riportato ferite. E' occorso comunque del tempo per individuare il punto esatto in cui la cabina si è schiantata al suolo. La zona sottostante infatti, è piuttosto impervia e difficile da raggiungere.

FUNIVIA REVISIONATA DA POCO: ORA SOTTO SEQUESTRO
La funivia del Mottarone era stata revisionata e sottoposta a manutenzione straordinaria tra il 2014, quando venne chiusa, e il 13 agosto del 2016, data della riapertura. Era stata rimessa in funzione il 24 aprile dopo il lockdown a causa della pandemia. Attualmente è stata posta sotto sequestro dalla procura di Verbania.

IL MINISTRO GIOVANNINI SEGUE LA VICENDA
Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, sta seguendo da vicino quanto accaduto a Stresa. Appena appresa la notizia del tragico incidente, il Ministro ha contattato immediatamente le autorità locali, il Prefetto e i Vigili del Fuoco. Per il ministero per le Infrastrutture i controlli sarebbero stati ripetuti nel luglio del 2017 e, successivamente, a fine 2020 sarebbero state eseguite verifiche mirate ai cavi, la cui sostituzione era invece prevista per il 2029.

ISTITUITA COMMISSIONE ISPETTIVA
Lo stesso Ministero delle Infrastrutture ha istituito una Commissione Ispettiva con il compito di "individuare le cause tecniche e organizzative" che hanno provocato il disastro. Il Capo del Dipartimento per i trasporti e la navigazione del Mims, Mauro Bonaretti, ha firmato il decreto istitutivo della "task-force"  di esperti, presieduta dal prof. Gabriele Malavasi, che dovrà redigere una relazione dettagliata da presentare al Ministro sulle cause tecniche e organizzative che hanno provocato l'incidente.