di Luciana Matarrese

II bar di piazza Umberto I, che il resto del mondo chiama più semplicemente “la Piazzetta”, riaperti, i tavolini all’aperto occupati, gli stabilimenti balneari pronti a ripartire, via Camerelle con le sue boutique di nuovo animata. Capri è Covid free grazie alla vaccinazione a tappeto e il sindaco Marino Lembo ripete: “Venite in tutta sicurezza”. Si rivolge, appunto, “al mondo intero”. La corsa per accaparrarsi i turisti americani e stranieri è scattata, di tempo da perdere non ce n’è. Sull’“isola azzurra” si punta sul turismo internazionale, ma anche su quello nostrano. Bisogna evitare, per dirla con il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che per scegliere la meta delle vacanze le persone “possano imboccare la strada di Grecia e Spagna”. Ma gli effetti della campagna di vaccinazione non sono tardati ad arrivare. Al NYT Mia D’Alessio, proprietaria del più antico ristorante di Capri, l’Aurora, non appena immunizzata ha ricevuto la telefonata del manager della regina del pop Beyoncé: ha prenotato la sala per un pranzo privato ad agosto.

È stato lui, De Luca a spingere, sin dagli inizi di aprile, per immunizzare le isole del golfo di Napoli in previsione della stagione turistica. Dopo qualche settimana - e accuse e polemiche - è arrivato il via libera del commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo. La Campania ha fatto da apripista, partendo proprio da Capri. E le parole pronunciate da De Luca nel giorno in cui l’isola è stata proclamata ufficialmente “Covid free” sono state rilanciate dalla Cnn, in un articolo pubblicato l’11 maggio sulla homepage del sito, quando la vaccinazione a oltranza volgeva al termine e si cominciava a programmare l’estate ormai alle porte. Come quelle meteo anche le previsioni sulla stagione turistica sono favorevoli.

“Le prenotazioni stanno arrivando e le presenze dei turisti sugli aliscafi sono già aumentate rispetto a quindici giorni fa”, spiegano Lembo e Alessandro Scoppa, sindaci dei due comuni dell’isola, di Capri il primo di Anacapri il secondo. “I clienti abituali stanno tornando”, aggiunge Sergio Gargiulo, da venticinque anni a capo della Federalberghi di Capri. Nel corso della settimana prossima, “tra mercoledì e sabato” i circa sessanta hotel - sette sono “cinque stelle” - riapriranno tutti e il prossimo week end si prevede “abbastanza affollato”, dice Gargiulo.

I mesi di giugno e luglio saranno “buoni”, agosto “molto buono” e “settembre ottimo”, aggiunge il presidente della federazione degli alberghi, consegnando l’augurio “che l’onda lunga della ripresa arrivi fino a ottobre”. Lo stesso dei ristoratori e degli esercenti dell’isola, accomunati dalla speranza di essersi “finalmente messi alle spalle la pandemia e i suoi effetti”. L’economia dell’isola si regge sul turismo e il terreno da recuperare è tanto. Nel 2020, il settore a Capri ha registrato un calo del fatturato del 70%. Colpa del virus. “Questo coronavirus ci ha distrutto - sospira Gargiulo - il 2018 e il 2019, i due anni precedenti quello del Covid, erano stati fantastici, segnati da numeri altissimi. Avevamo registrato tassi di occupazione degli alberghi fino al 94-96%. Ci auguriamo che il virus non riprenda a correre come è accaduto l’anno scorso”.

Ora, però, rispetto al 2020 c’è il vaccino e tanto i sindaci quanto il presidente di Federalberghi ritengono che la decisione di immunizzare tutti abbia segnato una differenza sostanziale. “Le persone si sentono più sicure - fa notare Lembo - anche perché sono stati vaccinati anche i lavoratori non residenti che vivono per periodi prolungati sull’isola, in particolare in estate, e si sta procedendo all’immunizzazione dei marittimi e di quanti prestano servizio sugli aliscafi”. L’obiettivo “è mettere in sicurezza tutta la filiera”, ma il messaggio lanciato, stavolta più che sugli alberghi di lusso e i panorami unici al mondo centrato sulla tranquillità di poter trascorrere le vacanze in sicurezza, sta producendo i suoi frutti. La conferma arriva dai numeri e dall’andamento delle prenotazioni, dicono Lembo, Scoppa e Gargiulo.

“I clienti abituali, che avevano saltato l’anno scorso, stanno tornando”, conferma il presidente di Federalberghi, che insieme all’Università di Napoli “Federico II” e alla società “Bourelly Health Service Srl” ha lanciato il progetto “Safe hospitality”, per “offrire agli ospiti l’assistenza sanitaria per tutta la durata della vacanza, compresa la possibilità - precisa Gargiulo - di effettuare sia test molecolari sia test antigenici di ultima generazione dentro gli alberghi e a tariffe convenzionate, con la garanzia di ricevere il risultato in tempo per la loro partenza”.

Tornano i clienti abituali e soprattutto tornano i turisti americani, che, come ha fatto notare in un articolo pubblicato di recente, la rivista statunitense “The Atlantic” l’Europa “vuole indietro”. Capri in questo non fa eccezione. “Dagli Usa stanno cominciando ad arrivare molte prenotazioni”, confermano Gargiulo, Lembo e Scoppa. Convinti, però, che è fondamentale “puntare anche sul turismo italiano”. E poi ci sono le grandi star e i vip, anche questi di casa nostra e internazionali. Qualcuno, come la cantante Beyoncé, habitué dell’isola azzurra, ha già prenotato per agosto e altri certo arriveranno, coi loro panfili ormeggiati al largo. “Sapere in anticipo quanti saranno è impossibile - dice Lembo - ma sicuramente verranno anche quest’anno, specie per il Ferragosto”.

Dici “vip” e non puoi non pensare all’ “Anema e core”, la taverna punto di riferimento del jet set, aperta nel 1994 e diventata palco privilegiato della movida estiva internazionale. L’anno scorso, al crescere dei contagi col conseguente peggioramento dello scenario epidemiologico, il locale, dove si canta e si balla, fu chiuso improvvisamente nel mese di agosto. E quest’anno? Guido Lembo, che l’ha aperta 27 anni fa e insieme al figlio Gianluigi gestisce la taverna, pensa alla ripartenza. Di recente, in un’intervista ha detto: “Noi ci aspettiamo di poter riaprire in sicurezza, garantendo l’accesso al locale ai vaccinati o previo tampone negativo” dopo aver precisato: “Siamo fiduciosi che con il diminuire dei contagi e l’accelerazione della campagna vaccinale potremmo tornare a intrattenere i nostri aficionados, perché anche psicologicamente credo ci sia bisogno di svago, allegria, spensieratezza”. Erano gli inizi di maggio, i giorni in cui Capri diventava Covid free. Ossia, per dirla con il fondatore dell’ “Anema e core” “l’isola virtuosa perché interamente vaccinata”. Il virus, però, non è passato, “il nemico c’è comunque, non è stato sconfitto del tutto” considera il sindaco di Capri e quello di Anacapri sottolinea: “Bisogna valutare molto bene le decisioni da assumere sui locali al chiuso dove il rischio di contagio è comunque più elevato”.

Mascherina e distanziamento ovviamente restano, “ma ormai quest’obbligo è diventato un’abitudine, non credo abbia ripercussioni negative sul turismo. Non ora che l’isola è in sicurezza”.

Insomma, i segnali sono positivi, le aspettative alte, nella Capri proclamata Covid free prevale l’ottimismo. Il sindaco Lembo però rifiuta anche solo l’eventualità di poter passare per uno che vuole veder a tutti i costi il bicchiere mezzo pieno o che coltivi illusioni. “Non si tratta né di propensione caratteriale né di un desiderio confuso con un dato reale - taglia corto - è una questione oggettiva. Il nostro sistema è in sicurezza quindi il turismo può ripartire. E sta ripartendo”.