Con 166 sì, l'Aula del Senato ha dato il via libera definitivo al distacco dei comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio dalla regione Marche e la loro aggregazione alla regione Emilia-Romagna. I no sono stati 41 e gli astenuti 12. Il referendum nei due Comuni per il distacco dalle Marche si svolse nel giugno 2007. La Regione Emilia Romagna ha dato parere favorevole all'aggregazione il 17 aprile 2012, mentre la Regione Marche ha espresso parere negativo il 16 aprile 2016, affermando che il referendum svoltosi 12 anni prima fosse da considerare "non più attuale".

Questa posizione è stata fatta propria dal Pd che ha votato contro il distacco dalle Marche, mentre tutti gli altri gruppi hanno votato a favore, pur con singoli voti in dissenso. Già nel 2009 altri comuni appartenenti all'Alta Valmacchia (Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant'Agata Feltria e Talamello) erano stati distaccati dalla regione Marche e aggregati alla regione Emilia-Romagna con un'altra legge.

"Si tratta di una scelta fatta nel 2007 con il referendum, i cittadini hanno voluto procedere come già fatto da altri sette comuni marchigiani, al referendum oltre l'80% dei cittadini ha scelto il passaggio in Emilia Romagna". Lo dice all'AdnKronos Pietro Rossi, sindaco di Montecopiolo, da oggi in provincia di Rimini. "Al tempo – sottolinea Rossi – io non potevo neanche votare, avevo 17 anni, quello fu un voto di tipo amministrativo, si tratta di una scelta che oggi vede terminare un lungo iter procedurale".