di Matteo Forciniti

Con un lungo dialogo sull’arte e la letteratura, martedì mattina Claudio Del Pup è stato protagonista del laboratorio letterario organizzato da Efasce (l’ente Friulano dell’Uruguay) diretto dalla professoressa Claudia Lopez.

“La creatività è allenamento, educazione. Tutti hanno un potenziale per farlo ma per raggiungere certi risultati bisogna avere un metodo e soprattutto la motivazione che è fondamentale”. Questa la premessa dell’artista plastico e pittore digitale di origine friulana, ex professore invitato dell’Università di Barcellona. “Un prodotto artistico si produce  grazie alla disciplina e anche se la ricerca della perfezione non potrà arrivare mai e ci saranno sempre degli errori, l’importante è il cammino”.

Sono tantissimi i riferimenti all’Italia nei suoi lavori, foto digitali e non solo, a partire da Pier Paolo Pasolini, “uno dei massimi esponenti della cultura friulana oltre che un grande visionario che ha saputo prevedere, tra le altre cose, le correnti migratorie che oggi arrivano in Europa come da lui anticipato nella poesia Profezia”.

Un omaggio speciale è stato poi fatto a Dante Alighieri in occasione del settecentesimo anniversario della sua nascita: “Ricordo che a casa, da piccolo, mio padre aveva sempre la Divina Commedia, un’opera che mi ha profondamente segnato. Scene come quella di Paolo e Francesca che vengono condannati all’inferno per un semplice bacio sono indimenticabili”.

Nel suo intervento Del Pup si è soffermato in particolar modo anche su Giacomo Leopardi e Niccolò Machiavelli. Nel primo “ho apprezzato molto L’infinito, a dire il vero più per il suo lato filosofico che per quello letterario”, mentre “Machiavelli con il suo Principe resta un caposaldo importantissimo per capire la realtà politica attuale”.

Claudio Magris, Alberto Moravia, Elsa Morante, Italo Calvino, Cesare Pavese e lo storico Mimmo Franzinelli: questi gli altri artisti italiani citati nell’ultima parte della conferenza del laboratorio letterario di Efasce.