Gente d'Italia

Volevano darci uno schiaffo: ci hanno dato una medaglia

"italiana (italiana.esteri.it) é il portale creato dalla Farnesina per la promozione della lingua, della cultura e della creatività italiana nel mondo" pubblicizzato nei giorni scorsi in tutta la reta diplomatica del mondo. Un progetto che vede il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale impegnato sia come promotore che come produttore di iniziative di promozione integrata.

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"italiana (italiana.esteri.it) è la risposta della Farnesina alla domanda di cultura italiana nel mondo. Un contenitore unico dove troveranno spazio – gratis per il pubblico – musica, letteratura, poesia, cinema, teatro, arti visive, web art, ma anche architettura, design, storia, archeologia, enogastronomia. Un investimento per lo sviluppo del comparto culturale e creativo italiano, colpito profondamente dalla pandemia ma che non ha mai smesso di immaginare, produrre e far sognare. Un settore che punta all’innovazione e alla crescita anche sul piano internazionale.

Fin dall’inizio della pandemia il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale ha sostenuto con risorse aggiuntive l’internazionalizzazione degli artisti e delle industrie culturali e creative producendo e promuovendo oltre 400 opere e contenuti originali e coinvolgendo centinaia di artisti e professionisti. A questo impegno si affiancano le iniziative (in presenza e virtuali) realizzate dalle 128 Ambasciate e Rappresentanze Permanenti, dagli 81 Consolati e dagli 82 Istituti Italiani di Cultura - che insieme alle scuole italiane all’estero e alle missioni archeologiche compongono la “rete culturale diffusa” della Farnesina nel mondo...

É scritto e riportato in tutti i siti delle ambasciate e consolati italiani nel mondo... In Uruguay invece...

Il 2 giugno, insieme con ‘El Pais’ e in occasione della Festa della Repubblica dell’Italia e dell’anniversario dantesco, è uscito un supplemento speciale commissionato e pagato dall’ambasciata d'Italia a Montevideo. Una pubblicazione autoreferenziale che si perpetua dall'era Piccato. Nata come album fotografico dei vari incontri istituzionali ma soprattutto turistici e conviviali del diplomatico e signora in giro per l'Uruguay.   Una sorta di risposta - pagata dagli sponsor spiegó il diplomatico - al nostro rifiuto di pubblicare foto e note di "visite" istituzionali che avevano il sapore di gite turistiche...

L'operazione-supplemento si é ripetuta lo scorso anno, con l'avvento del nuovo numero uno nel Paese. Cosí é stato il 2 giugno 2021.

Alla faccia delle indicazioni della Farnesina sulla promozione della lingua italiana nel mondo ribadita proprio giorni fa, ecco l'Italia...

Ecco dunque ‘Italia’, 16 pagine tutte in carta patinata e rigorosamente in lingua spagnola (con importanti partner pubblicitari). Insomma, guardando la copertina, ci viene da dire che si è trattato di un vero omaggio proprio a Dante, (anche se al Sommo Poeta é stata dedicata solo mezza pagina...) spiegato ai connazionali italici con un idioma non italiano. Ci sembra davvero una mossa sensata, da fare i complimenti a chi l’ha pensata. Un caso, insomma, da studiare. E anche bene, fino in fondo. A parte l’ironia (che non in molti sembrano avere) la scelta di affidarsi a ‘El Pais’, il quotidiano più importante dell’Uruguay, è, secondo noi, giusta. Ma insieme a questo giornale uruguaiano ci siamo anche noi, da più di 20 anni voce degli italiani all’estero (inoltre in pratica l’unico quotidiano cartaceo di questo tipo che ha resistito anche a recenti attacchi e menzogne provenienti da luoghi a noi molto vicini qui a Montevideo che non ‘apprezzano’ il nostro essere liberi e per questo avrebbero preferito vederci chiudere).

Ebbene, buon senso avrebbe voluto che questo speciale fosse sviscerato anche in italiano. Ma è così difficile da capire? Probabilmente no, ma forse l’obiettivo di via Lamas era quello di cercare di punirci... pubblicando avvisi, notizie e impegni futuri "in esclusiva"......

Uno schiaffo a Gente d'Italia? No, per noi è una medaglia al valore essere stati esclusi da chi crede di detenere un certo potere.  Perché significa che i nostri sforzi per appurare sempre la verità dei fatti non vengono apprezzati solo da un gruppo ben identificato. Questo gruppetto vorrebbe forse che facessimo da portavoce di questa o quella velina che altro non sono, in gergo, che marchette. Del tipo ‘quanto sono bravo’, ‘oggi ho visitato questo’ e amenità varie (a proposito, lo speciale si apre - come lo scorso anno - con un’intervista di due pagine dedicate all’ambasciatore Giovanni Iannuzzi che però fa capolino anche in pagina 4, 5, 6 e 13: lui sì sicuramente più importante e meritevole rispetto a Dante il cui tema è stato sviscerato in mezza pagina).

Uno "speciale", pieno di avvenimenti passati e di "quanto siamo bravi noi..."

Uno "speciale" ordinato, confezionato e pagato dimenticando (volutamente?) che il nostro quotidiano ogni giorno é veicolato e diffuso proprio da El Pais... Sí, stessa diffusione... in tutte le edicole delll'Uruguay e un certo quantitativo anche fuori dal Paese.

Bene, l’ambasciata commissiona uno speciale dedicato a due eventi cari allo Stivale, ma non chiede ‘aiuto’ - come fa sempre invitandoci a pubblicare questo o quel comunicato - a chi vive di comunicazione e che di comunicazione vive in lingua italiana. E poi lo veicola non con noi (GRATUITAMENTE) come sempre, ma con il nostro veicolatore - lo stesso El Pais - "a pagamento" peró...

Misteri...Delle due l’una: o la mano destra non sa cosa fa la mano sinistra, oppure dalla Farnesina e dall’ambasciata hanno pensato di farci un dispetto ignorandoci... Sperperando peró un po’ di soldi pagati dai contribuenti... (lo scorso anno erano 12 pagine, quest'anno 16...)

Chissá come lo giudicherebbe la Corte dei Conti che fa le pulci a tutto...

Noi peró sorridiamo all’arroganza dei potenti e ridiamo spesso dell’incompetenza di taluni…

E vorremmo tanto che qualcuno ci spiegasse perché non lo hanno scritto anche in italiano?

Perché lo hanno veicolato con El Pais e non con noi (GRATIS) che abbiamo la stessa diffusione?

Ma perché l’ambasciata non lavora davvero alle cose che interessano alla gente, come per esempio la rinascita della ‘Dante Alighieri’,  di veicolare sul serio la lingua italiana nelle scuole come avveniva un tempo? Gli accordi con la Camera mercantile, siamo certi, interessano relativamente i connazionali, caro Iambasciatore.

 "'Adda passá 'a nuttata..." diceva il grande Eduardo De Filippo...
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