di Renato Silvestre
La nazione più piccola del mondo, custode da oltre due millenni della cristianità, nacque nell'Italia mussoliniana, creando un'eccezione unica al mondo sulla natura giuridica degli Stati.
Il riconoscimento del nuovo soggetto da parte del governo italiano era avvenuto l'11 febbraio del 1929 con la firma dei Patti Lateranensi, così chiamati perché sottoscritti da Benito Mussolini e papa Pio XI nella Sala dei Papi del palazzo di San Giovanni in Laterano. Quattro mesi dopo lo stesso Pontefice emanò la legge fondamentale della Città del Vaticano, che disegnava la forma di governo del nuovo Stato, insieme ad altre cinque leggi su aspetti legati alla cittadinanza, alla pubblica sicurezza e all'ordinamento amministrativo ed economico.
Come si evinceva dal primo dei 21 articoli del testo, che recita «Il Sommo Pontefice, Sovrano dello Stato della Città del Vaticano, ha la pienezza dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario.», si delineava una "monarchia assoluta elettiva", di natura teocratica, i cui principali compiti di governo erano attribuiti al cardinale Segretario di Stato. Ad eleggere il Papa era il collegio cardinalizio, riunito in conclave.
Definiti anche i simboli nazionali: la bandiera, costituita da un «drappo partito di giallo e bianco, col bianco caricato al centro delle Chiavi incrociate (decussate) sormontate del Triregno.»; l'inno nazionale, indicato come "Inno e Marcia Pontificale", composto da Charles Gounod. Tra gli aspetti cruciali affrontati nelle altre leggi quello della cittadinanza, spettante «ai cardinali residenti in Vaticano e a Roma, ai residenti stabili in Vaticano per ragioni di carica, dignità o impiego e a coloro cui sia concesso dal Pontefice, coniugi e figli di cittadini», e della proprietà, non riconosciuta in quanto tutti gli immobili appartengono alla Santa Sede.
Nel 2001 la legge fondamentale venne modificata da Giovanni Paolo II che, tra le altre cose, cancellò definitivamente la pena di morte (prevista in caso di tentato omicidio del Papa), mai applicata dopo il 1929 e abolita da Paolo VI nel 1967.
Alla luce della superficie che occupa, pari a 0,44 km², e del numero dei cittadini residenti (605 nel 2017), il Vaticano detiene due primati mondiali: è lo stato più piccolo (seguito dal principato di Monaco e da Nauru, in Oceania) e il meno popoloso del pianeta.