di Giuseppe Scalera
Dal fascino segreto di un archivio piemontese emergono altre pagine inedite e rare della vita di Edoardo Scarfoglio, poeta, giornalista, scrittore, marito di Matilde Serao e con lei fondatore de "Il Mattino". Si tratta di un carteggio di sei lettere autografe, firmate, risalenti all'anno 1900, indirizzate alla cantante lirica Severina Javelli (Cuneo 1866 - ivi 1958) con la quale Scarfoglio aveva intrecciato l'ennesima relazione sentimentale. Le missive, in italiano e francese, dense di tormentate espressioni amorose, testimoniano la "liaison" tra il giornalista – allora quarantenne – e l'avvenente cantante lirica.
In realtà, la Javelli affascinò, all'epoca, turbe di ammiratori, tra i quali molti personaggi della cultura e dell'alta società italiana e francese. Ne fanno fede altre preziose testimonianze come le lettere d'amore indirizzatele da Filippo Tommaso Marinetti, dal commediografo Marco Praga e dallo stesso scrittore Ugo Ojetti. Un universo di storie, di legami, di carteggi, di sentimenti che viaggiavano dietro l' emotività di un foglio bianco.
Severina Javelli era donna di eccezionale bellezza. A Parigi, dopo il fallimento del suo matrimonio, aprì un brillante salotto letterario a Place de la Madeleine frequentato, tra gli altri, da Oscar Wilde e Massenet e si aprì ad uno straordinario successo mondano. Rientrò in Italia nel 1894, dietro le insistenze del Conte Primoli e la sua purezza di stile, la sua nitida dizione, la bella voce ne fecero subito una protagonista dei teatri italiani.
Nel 1901 debuttò al San Carlo con "La Cavalleria Rusticana" di Mascagni e pochi mesi prima Scarfoglio, con parole ardenti, le confessava: "Ma io non posso dirti tutto quello che tu mi fai pensare e sentire. Poiché, appena nel mio cuore comincia a germogliare la flora tropicale che gli è propria, io veggo né tuoi occhi chiari e misteriosi fiorire le pallide rose delle Alpi. Che cosa pensi? Che cosa senti? Dov'è il tuo cuore in questo momento? Io ti amo e ti temo".
Ecco, l'imbarazzo di un uomo abituato alle relazioni e ai successi amorosi extraconiugali che sente l'incertezza di quel rapporto che sembra dissolversi in ogni momento. La Serao, dopo mille tradimenti, si separerà definitivamente nel 1902, stanca di quella continua infedeltà che toccò il suo zenith nel suicidio della cantante francese Gabrielle Bressard (28 febbraio 1885) che, dopo una lunga relazione con Scarfoglio, si uccise sulla sua porta di casa, lasciandole la figlia Paolina e, per terra, un biglietto d'addio: "Perdonami se vengo ad uccidermi sulla tua porta come un cane fedele". Una prima, drammatica nemesi che scosse, in quegli anni, l'intera borghesia napoletana.