Non c'è pace per la cultura italiana, per le tradizioni italo-americane negli Stati Uniti per una comunità etnica di oltre 18 milioni di persone che ha contribuito a costruire la società statunitense. Gli attacchi si susseguono in ogni parte degli States, da parte delle istituzioni e ovviamente anche dei vandali. E nel mirino dei paladini della 'cancel culture' non c'è solo Cristoforo Colombo. Lo scorso giovedì infatti al Washington Square Park di Manhattan a New York una statua dedicata a Giuseppe Garibaldi è stata ricoperta da graffiti, illeggibili, su tre lati. L'ultimo di tanti vili atti avvenuti all'interno di quell'area del Greenwich Village che ha tempo ha portato alla rivolta, inascoltata, di residenti e commercianti, stanchi dei frequentatori del parco presenti a tutte le ore. E adesso è stato preso di mira anche Giuseppe Garibaldi che negli Stati Uniti ci arrivò nel 1850, ospite di Antonio Meucci fino al 1853 che si era stabilito a Staten Island, dove oggi esiste (ancora) un museo intitolato all inventore del telefono e all'eroe dei due mondi.