"Apriamo il nostro cuore ai rifugiati, facciamo nostre le loro tristezze, le loro gioie, impariamo dalla loro coraggiosa resilienza. Cosi tutti insieme faremo crescere una comunità più umana, una sola grande famiglia”. Puntuale è arrivato il saluto di Papa Francesco ai tanti rifugiati e migranti presenti per ascoltare le sue parole durante l’Angelus nella giornata mondiale dei rifugiati. Francesco ha speso intense parole per loro e per coloro che si mettono in gioco per aiutarli, per creare comunità. Perché secondo il Papa, "Non bastiamo a noi stessi. Perché l'inizio della nostra fede è riconoscere che da soli non siamo in grado di stare a galla, che abbiamo bisogno di Gesù come i marinai delle stelle per trovare la rotta. La fede comincia dal credere che non bastiamo a noi stessi, dal sentirci bisognosi di Dio. Infine, parole per la situazione in Myanmar.