Gente d'Italia

Obbligo di mascherine all’aperto: oggi la decisione del Comitato tecnico scientifico

A partire da questa mattina, praticamente tutta l'Italia è entrata in zona bianca anti-Covid fatta eccezione per la sola Valle d'Aosta, che tuttavia dovrebbe entrare in questa fascia di colore a partire dal prossimo 28 giugno. E' questa, tra l'altro, anche la data in cui il Paese potrebbe dire addio all'obbligo di indossare la mascherina protettiva all'aperto.

PREGLIASCO: OK NO OBBLIGO TRA IL 5 E IL 15 LUGLIO
Proprio su questa decisione è atteso, già in giornata, il parere del Comitato tecnico scientifico. Dal canto loro, gli esperti sembrano propensi ad un ulteriore allentamento dell'obbligo, sia pure secondo modalità e tempi diversi. Per il virologo dell'università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco, intervistato durante la trasmissione "Rotocalco 264" in onda su Cusano Italia Tv: "non c'è un tecnicismo o un manuale per dire quando togliere quest'obbligo". Credo, ha aggiunto che "con l'attuale situazione si possa arrivare a far decadere l'obbligo. La finestra temporale ipotizzata? Potrebbe essere tra il 5 e il 15 luglio".

GALLI: NON E' VERO CHE NON SERVE PIU'
"Non è vero che la mascherina non serve più" ha invece commentato Massimo Galli, primario infettivologo dell'ospedale Sacco e dell'università Statale di Milano. "Dover discutere sulla mascherina mi fa veramente fatica che non sia strumentale a piccoli vantaggi di ordine politico. L'obbligatorietà o meno è un discorso assolutamente marginale". "Quello che mi auguro che faccia il Cts, e di conseguenza il governo - ha precisato - è di continuare a proporre l'utilità di questo strumento nelle circostanze e nelle condizioni in cui ancora è necessario".

CARTABELLOTTA: POSSIAMO ANCHE TOGLIERLA
"All'aperto? La mascherina possiamo toglierla, soprattutto se siamo vaccinati. Ma dobbiamo rimetterla se non possiamo restare distanti o se ci troviamo in situazioni in cui si urla o si canta e dunque il virus si diffonde più facilmente" ha consigliato Nino Cartabellotta, medico e presidente della Fondazione Gimbe, in un'intervista a La Repubblica. "Fatico a immaginare che rivivremo le ondate del passato, soprattutto in termini di ricoveri ospedalieri" ha proseguito.

 

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