Dunque, con la pandemia che picchia terribilmente in tutto il Sud-America e colpisce indistintamente l'Uruguay, con il caso della morte di Luca Ventre che tiene banco non solo qui da noi ma anche in Italia ecco la notizia che non vorresti leggere di questi tempi: l'inizio dei lavori per la realizzazione della nuova area della cancelleria consolare di Montevideo. 
Cioè, con tutte le problematiche che ci sono da affrontare e soprattutto da risolvere, sembra che in questo momento la priorità sia proprio questa edificazione che, ricordiamo, costerà 1,5 milioni di dollari (anche se noi ci portiamo avanti e diciamo che il prezzo potrebbe via via aumentare).
La domanda che ci si pone è la seguente: perché questa fretta, perché questa voglia di passare sopra anche alle regole del buon senso che vorrebbero tutti uniti nella lotta al Coronavirus. Già, ogni piccolo sforzo dovrebbe andare verso quello che chiede la gente: tutto l'impegno possibile per battere questo dannato virus. Invece, sembra che per vincere il Covid occorra una nuova area per la cancelleria consolare.
Ma la Farnesina ha capito o no in che situazione si trova l'America Latina e che la gente si muore di fame e che dunque bisognerebbe prima pensare a far arrivare il pane a casa a quei tanti connazionali che davvero stentano persino a sopravvivere? Una situazione paradossale: si pensa al futuro senza guardare il presente che è più tetro che mai.
Lo ripetiamo per l'ennesima volta: questo giornale non è contro l'idea di questo nuovo progetto (che comunque dal punto di vista del personale va rivisto e ne parleremo poi), ma ritiene sbagliata la tempistica e i modi. I soldi destinati all'area consolare potevano essere destinati ai problemi spiccioli della gente che poi sono quelli che il ministero degli Esteri dovrebbe pensare di risolvere. E il grido di dolore con relativo appello nei giorni scorsi del presidente dell'Aiuda sullo stato di incuria in cui versa la Casa degli Italiani? "Dateci una mano a fare erigere un cancello per salvaguardare l'immobile" ha detto......
No, la Farnesina i suoi delegati - e a quanto pare anche ad altri soggetti forse molto interessati alla costruzione - fa orecchie da mercanti e sembra pensare ad altro, travestendosi da Marchese del grillo. Del tipo "io sono io e voi non siete un...". Beh, sì, avete capito. Proprio così. Potere del... potere. O anche dell'arroganza. Dei potenti. Appunto.
E intanto qualche costruttore italouruguaiano sta inondando il web di plauso per l'inizio dei lavori a Pocitos ricordando che tutto questo è merito di Merlo e del Maie....Come se avesse vinto la lotteria.....
Maledette bustarelle.........