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La variante Delta fa tremare l’Ue: si rischiano i numeri dell’autunno

È inutile nasconderlo. Per dare lo scossone finale al Covid bisognerà ora armarsi di santa pazienza e sperare che le varianti, con il tempo, possano perdere di efficacia a favore dei vaccini. Ma i dati a disposizione degli esperti dicono che ci vorrà del tempo. Adesso gli occhi sono tutti puntati sulla variante Delta che, secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), “è più trasmissibile di altre varianti circolanti e stimiamo che entro la fine di agosto rappresenterà il 90% di tutti i virus SARS-CoV-2 in circolazione nell’Ue”. Secondo le evidenze disponibili la variante Delta è del 40-60% più trasmissibile rispetto alla Alpha o inglese. Per il Centro europeo, comunque, c’è una via imprescindibile affinché la Delta possa fare quanti meno danni possibili: quella del vaccino.

E i numeri all’interno del Vecchio continente, in questo senso, non sono ottimali dato che ci sono ancora troppe persone a rischio di grave infezione che devono essere messe in protezione: “All’interno dell’Ue – ha precisato l’Ecdc - circa il 30% degli individui di età superiore agli 80 anni e circa il 40% sopra i 60 anni non ha ancora ricevuto un ciclo completo di vaccinazione”. In generale, il rischio di infezione correlato al previsto aumento della circolazione della variante Delta per la popolazione vulnerabile “è considerato da basso a moderato per le categorie completamente vaccinate e molto alto per le categorie parzialmente o non vaccinate”. Ed è ovvio dunque l’appello che l’Ecdc fa nel nome della vaccinazione completa da effettuare quanto prima per ridurre il pericolo di ricoveri e decessi.

Secondo il Centro europeo sarà fondamentale non allentare troppo le restrizioni in atto, dato che i dati indicano che qualsiasi allentamento durante i mesi estivi del rigore delle misure non farmaceutiche che erano in vigore nell'Ue a inizio giugno potrebbe portare a un rapido e significativo aumento dei casi giornalieri in tutte le fasce d'età, con un aumento associato dei ricoveri ospedalieri e decessi, che potrebbero raggiungere gli stessi livelli dell'autunno del 2020 se non verranno prese misure aggiuntive. Dunque, il tanto temuto ‘liberi tutti’, con minori restrizioni durante l’estate, potrebbe portare a una nuova recrudescenza della pandemia.

E Stella Kyriakides, commissaria europea per la Salute, tramite twitter ha fatto capire che la situazione è seria: “L'ultima valutazione del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie è molto chiara: le varianti Covid sono una minaccia reale e presente. La vaccinazione completa protegge i nostri cittadini e riduce il rischio di infezione e di ospedalizzazione. Questa è la chiave per salvare vite umane. Ora non è il momento di compiacersi. Molti dei nostri cittadini hanno ancora bisogno di essere protetti, e finché non lo faremo con la vaccinazione, il rispetto delle misure di salute pubblica rimane fondamentale”.

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