"Non siamo ancora fuori dalla pandemia, dobbiamo affrontarla con attenzione e determinazione". Le parole sono del premier Mario Draghi, che ha fatto luce sulla situazione covid in Italia, al termine del Consiglio Ue, in conferenza stampa. "E' necessario proseguire con il sequenziamento del virus, per individuare nuove possibili varianti, e con i tamponi", facendo tesoro di quanto accaduto in passato.

Occorre un rinforzo e forse una riforma dell'Ema - ha continuato il premier -. Credo che abbia bisogno di essere rinforzata per avere i poteri che le spettano e che enti analoghi regolatori esercitano in altri Paesi, come negli Usa". Sui vaccini "la contestazione è stata che lo Sputnik non è riuscito ad ottenere l'approvazione dell'Ente e forse non lo avrà mai, mentre il vaccino cinese è risultato non adeguato ad affrontare la pandemia".

DOSSIER MIGRANTI: "NON E' POSSIBILE, AL MOMENTO, OTTENERE RICOLLOCAMENTO"
E a proposito del punto sull'immigrazione, anch'esso affrontato al consiglio Ue, Mario Draghi ha chiarito: "Il mio obiettivo non era ottenere un accordo sui ricollocamenti, sarebbe stato prematuro per un problema che l'Europa ha bisogno di affrontare in armonia, per quanto possibile, e senza escludere gli accordi tra Paesi".

Positiva invece la risposta alle proposte delle politiche sulla migrazione: "Riguardo al tema delle politiche sulla migrazione "devo ammettere con soddisfazione che tutto quello che abbiamo chiesto è stato accolto rapidamente", ha concluso.

"CON RUSSIA NECESSARIE COOPERAZIONE E FRANCHEZZA"
"La Russia è di sicuro un attore importante sul fronte economico e politico e non può essere esclusa essendo, però, franchi su ciò che non va, come i cyber attacchi, lo spionaggio e il rispetto dei diritti umani. Oggi più che mai sono necessarie cooperazione e sincerità", ha detto Mario Draghi parlando del fallito summit tra Unione Europea e Russia. "Il tentativo andava fatto - chiarisce -. Io stesso ho sostenuto la necessità perché i paesi Ue si sentano forti e uniti quando parlano insieme", ha aggiunto il premier.

FRONTE ECONOMICO: OCCORRE POLITICA FISCALE ESPANSIVA. SULL'UNIONE BANCARIA NESSUNA INTESA
"Bisogna mirare alla crescita, e ad una crescita a tassi maggiorati rispetto a quelli pre-covid: occorre una politica fiscale espansiva, focalizzata sugli investimenti". Dice il premier, aggiungendo che se gli investimenti del Recovery si dimostreranno oculati "potranno produrre un maggiore tasso di crescita, il che diminuirà la pressione del debito pubblico italiano". "Sull'Unione bancaria - conclude l'ex presidente Bce - non c'è stato un accordo".