La campagna vaccinale che avanza e il lento, ma costante calo dei contagi (l'Indice Rt nazionale resta stabile a 0,69, mentre prosegue la riduzione dell'incidenza: 11 casi ogni 100mila abitanti), fanno tirare un sospiro di sollievo all’Italia. L’emergenza sanitaria, tuttavia, non è ancora finita e il Covid continua a far paura. Non solo nello “Stivale”, ma anche all'estero dove desta non poche preoccupazioni la situazione registrata nel Regno Unito. In particolare a preoccupare sono le ulteriori evoluzioni della Sars Cov 2. Per capirci, è la variante Delta del virus quella che più preoccupa. Pensate: in Gran Bretagna la diffusione di questa variante sarebbe cresciuta del 46% la settimana scorsa con 35.000 nuovi casi stimati sull'isola. In Italia, invece, la percentuale di quanti si stanno contagiando con questa “modifica” del virus, proveniente dall’India, è in aumento sia pure con una percentuale più bassa rispetto al Regno Unito, del 16,8%, mentre la più diffusa sul territorio nazionale, rimane ancora la variante "inglese" Alfa (al 74,92%).

"Alla luce dell'ampia diffusione della variante Delta, sempre più dominante anche nel nostro Continente, non possiamo purtroppo dire di essere già alla fine della pandemia o che ci stiamo avvicinando alla fine" ha detto, non a caso, ieri, la cancelliera tedesca Angela Merkel al termine del vertice europeo. "La variante Delta può provocare patologie significative nei soggetti non vaccinati o che hanno ricevuto una sola dose di vaccino" ha spiegato ieri Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, sottolineando che: "una sola dose di vaccino potrebbe non essere sufficiente a proteggere dalla variante che, solo in Lombardia ha al momento un'incidenza del 4%, ma certamente ci sarà un incremento, perché ha un alta trasmissibilità".

Da qui, dunque, anche la raccomandazione della direttrice esecutiva dell'Ema, Emer Cooke che, come il suo collega italiano, ribadisce, sì, che "i vaccini stanno funzionando anche contro la variante Delta”, ma che “dobbiamo essere certi che si faccia anche la seconda dose". Intanto, mentre tutta l’Italia, come ha annunciato il ministro della Salute, Roberto Speranza, “passa in zona bianca”, in Emilia Romagna è stato avviato il sequenziamento su tutti i nuovi casi positivi di coronavirus, utile a individuare eventuali varianti presenti nella Regione mentre in Campania, una delle regioni a maggior rischio diffusione della variante Delta, contrariamente al resto della Penisola, resta obbligatoria la mascherina all'aperto fino al 31 luglio. È quanto prevede un'ordinanza del presidente Vincenzo De Luca, in cui è anche stabilito il "divieto di vendita con asporto di bevande alcoliche dalle 22 alle 6 e di consumo delle stesse nelle aree pubbliche e aperte al pubblico, ivi compresi gli spazi antistanti gli esercizi commerciali, le piazze, le ville e i parchi comunali".