Di STEFANO GHIONNI

Domani sarà probabilmente la giornata decisiva. Già, perché lunedì parlerà Luigi Conte, il leader in pectore del MoVimento 5 Stelle che però sta soffrendo, e non poco, le critiche che gli sta rivolgendo il fondatore della galassia pentastellata Beppe Grillo. Come risaputo, tra i due sono cominciati gli attriti quando l’ex premier ha preparato un nuovo statuto che in pratica ridimensionava la figura del comico ligure. Apriti cielo. Ma cosa succederà tra 24 ore? Inutile negare che la sensazione è che alla fine ci possa essere una scissione tra Conte e i 5Stelle, con il primo che potrebbe annunciare la nascita di un nuovo partito dando il benservito a Grillo. A un giorno dalla conferenza, la sensazione è proprio quella di abbandonare la leadership. Ma all’interno del MoVimento si cerca di scongiurare questa eventualità, perché è chiaro che il danno d’immagine sarebbe molto alto. E visti i sondaggi in continua picchiata, una nuova brutta figura potrebbe essere la mazzata finale. Di certo questo è un weekend rovente, con telefonate e chat continue tra i famigerati pontieri che cercano di arrivare a una tregua armata tra i due. Ma quali sono le posizioni all’interno del MoVimento 5 Stelle? Chiaro è che mettersi contro Grillo, colui che ha dato la vita al partito dell’uno vale uno, potrebbe costare molto caro: dunque sono più coloro che sono a suo favore, anche se in molti gli contestano alcune cose, come per esempio aver definito grillino Mario Draghi oppure l’uso inopportuno del video a difesa del figlio Ciro in merito alla vicenda di un presunto stupro avvenuto in Sardegna. Ma c’è comunque una fetta consistente di senatori che spinge più verso Conte e il suo statuto cui aveva avuto in un primo momento carta bianca, salvo poi ripensarci soprattutto sul tema del secondo mandato: per Grillo resta una conditio sine qua non del MoVimento (al massimo a decidere dovrebbero essere gli iscritti), per l’ex primo ministro sarebbe meglio pensare a deroghe soprattutto per i più meritevoli. Altra differenza di vedute tra i due, il sostegno al governo Draghi: il comico è a favore dell’attuale presidente del Consiglio, Conte di certo no. Cosi ieri Lugi Di Maio: “Il Movimento 5 stelle è una splendida comunità. Insieme abbiamo affrontato diverse fasi, anche le più difficili e complicate, ma le abbiamo sempre superate usando testa e cuore. Diamo il massimo e restiamo uniti”.