Sì, i dati oggettivamente in Italia sono buoni per quel che riguarda i casi d’infezione. Ma con lo scoppio dell’estate cosa succederà? L’anno scorso finì male con la seconda ondata. Ora bisogna fare attenzione alle varianti che potrebbero creare non pochi danni. Lo ha ricordato anche ieri il ministro della Salute Roberto Speranza: “Occorre la massima attenzione sulle varianti del Coronavirus. Pensiamo che serva un lavoro di coordinamento a livello internazionale per seguire l'evoluzione della variante Delta e di tutte le altre”. Il ministro ha poi spiegato quali saranno le prossime mosse del Paese per contrastare il Coronavirus: “L'Italia sta investendo il più possibile sul sequenziamento, sul tracciamento e continuerà a farlo”. Speranza ha poi ricordato comunque che i numeri del BelPaese sono assolutamente buoni: “L’Italia è messo meglio di prima. I numeri sono chiari: prima avevamo 30 mila persone in ospedale, ora ce ne sono poco più duemila, quasi 4 mila in terapia intensiva e ora poco più di 300. Sono numeri molto chiari, anche i decessi sono crollati, ma fino a che non ci saranno zero decessi la battaglia non sarà vinta”. Fondamentale sarà ora vaccinarsi tutti. Lo ha spiegato ieri anche Antonella Viola, immunologa dell’Università di Padova: “Il virus è non solo più trasmissibile ma anche meno sensibile agli anticorpi. Per questo motivo, come ora indicato nel sito Ecdc, chi ha ricevuto una sola dose, può non solo infettarsi ma anche ammalarsi. Ecco quindi ora la corsa a fare i richiami in fretta: meglio coprire bene le persone con più di 50 anni piuttosto che vaccinare i ragazzi. Anche questo avrebbe dovuto essere ovvio da subito. Errori a parte, per i cittadini il messaggio è: bisogna vaccinarsi tutti perché nessuno godrà del l'immunità di gregge (che, come dico da mesi, non si raggiungerà)”.