Anche se in minor misura, anche il grande Milan ha contato con la partecipazione di giocatori e persino di un Allenatore dell’Uruguay, attuale Allenatore della Celeste, Oscar Washington Tabárez.

GIULIO BAVASTRO

Il primo a vestire la rossonera fu un attaccante uruguaiano fra il 1910 e 1913, facendo il suo debutto contro il Genova, una partita che vinse il Milan per 3-0. Nato a Paysandú, giocó anche per l’Inter. Con la maglia del Milan partecipó in 37 partite e fece 4 gol e poi passó all'Inter. La sua storia particolare è che interruppe la sua carriera di calciatore per arruolarsi nell'esercito italiano nel 1915 e morì durante la prima guerra mondiale. Nacque nel 1894 nella capitale “sanducera”. Era militare ed aveva la cittadinanza italiana. Proprio durante la prima guerra mondiale volle arruolarsi nel nostro esercito e morí in combattimento a Gallio il 28 gennaio del 1918.

ETTORE PURICELLI

L'attaccante è emerso nel River Plate di Montevideo, poi ha vestito la maglia del Central Español e da lì ha viaggiato in Italia per passare al Bologna, prima di passare al Milan, squadra che ha anche diretto tra il 1955 e il 1956. Héctor Puricelli Signo, noto in Italia come Ettore Puricelli (15 settembre 1916, Montevideo, Uruguay - 14 maggio 2001, Roma, Italia), è stato un calciatore e allenatore di calcio italo-uruguaiano. Ha sviluppato la sua fase di calciatore tra gli anni '30 e '40 in Italia, dove si è distinto come marcatore per Bologna e Milan. È stato due volte Capocannoniere di Serie A ed è riuscito a difendere anche la maglia Azzurra. In seguito è stato allenatore di numerose squadre europee, tra cui lo stesso Milan e il Porto. Con 135 gol, è il capocannoniere uruguaiano nella storia della Serie A italiana.

JOSE PEPE SCHIAFFINO

Il grande talento numero 10, che ha segnato il primo gol al Maracanazo nel 1950, è stato tre volte campione di Serie A ed ha giocato nel Milan tra il 1954 e il 1960. Ha giocato 171 partite e segnato 60 gol. È una delle glorie del Milan. Nel 2012 è stato scelto come il miglior straniero nella storia dell'istituzione. Juan Alberto Schiaffino Villano, meglio noto come Pepe Schiaffino (Montevideo, Uruguay, 28 luglio 1925 – 13 novembre 2002), è stato un calciatore uruguaiano, di ruolo centrocampista, riconosciuto dall'IFFHS come il miglior calciatore uruguaiano della storia. É considerato uno dei migliori calciatori del 20esimo secolo a livello mondiale. E' stato il pilota della Nazionale uruguaiana che ha vinto i Mondiali di calcio del 1950 e si è classificato 4° ai Mondiali del 1954 in Svizzera. Ha fatto anche parte anche della Nazionale Italiana. Si è distinto con grande successo nei club Peñarol e A.C. Milan. Schiaffino era un centrocampista offensivo dotato di tecnica squisita, abilità e soprattutto una visione di gioco e un'intelligenza tattica impareggiabili che lo hanno reso famoso per i suoi passaggi "cerebrali". Si classifica al 6° posto nella classifica dei Best South American Player of the 20th Century pubblicata dall'IFFHS nel 2004. Ha esordito in Prima Divisione nel 1946 con il Peñarol e nella sua prima stagione ha giocato 23 partite e segnato 13 gol. El "Pepe", come era conosciuto, ha vissuto grandi momenti con il Peñarol, squadra con la quale ha vinto cinque campionati uruguaiani. Schiaffino ha dato ampia dimostrazione del suo enorme talento. Aveva un fratello di due anni più grande, Raúl Schiaffino, soprannominato "il Piccolo Maestro" per differenziarlo da quello che fino ad allora era stato "il Grande Maestro" del calcio uruguaiano, José Piendibene. Sia nel Peñarol che nella nazionale uruguaiana, i due fratelli hanno agito insieme in diverse occasioni, nell'attacco di quelle squadre.

ALCIDES GHIGGIA

Il grande Ghiggia, varie volte capo-cannoniere in Uruguay e in Italia, autore della rete del trionfo della Celeste a Maracaná, quando vinse il secondo Campionato del Mondo l’Uruguay, era strettamente identificato con la Roma , ma ha difeso il Milan tra il 1961 e il 1962. Ha anche difeso la nazionale italiana tra il 1957 e il 1959, per la quale ha segnato un gol. Ghiggia è ricordato per aver segnato il secondo gol contro il Brasile al 34' della ripresa nel "Maracanazo", cioè nell'ultima partita dei Mondiali di calcio del 1950 allo stadio Maracana di Rio de Janeiro, in Brasile. Il Brasile era il favorito e solo pareggiando avrebbero vinto il campionato; È stato anche incoraggiato da un pubblico di circa 200.000 persone, 2 con cui quel gol a 11 minuti dalla fine ha avuto un significato insolito nella storia del calcio mondiale, poiché è considerato da alcuni la più grande impresa della storia. Successivamente, dal 1957 al 1959, giocò per la nazionale italiana. Nel dicembre 2009, è stato invitato in Brasile per essere onorato nel Path of Fame dello stadio Maracaná. In tutta la sua vita ha sempre affermato che: "Solo tre persone nella storia sono riuscite a far tacere lo Stadio Maracanà con un solo gesto: il Papa, Frank Sinatra ed io" . Il 28 settembre 2011, è stato onorato allo Stadio del Centenario nelle celebrazioni del 120 ° anniversario di Peñarol, per la sua carriera in questo dipinto, facente parte della cosiddetta Macchina del '49.

PABLO GARCIA

“El Canario” García ha giocato sei partite con la maglia del Milan. Il centrocampista centrale, che tre anni dopo difendeva il Real Madrid, proveniva dall'Atlético de Madrid. Ha iniziato nel mondo del calcio professionistico a 16 anni nel Montevideo Wanderers. Dopo tre anni fece il salto in Europa, approdando all'Atlético de Madrid, anche se nel secondo turno della stagione 1997- 98 sarebbe stato ceduto in prestito al Real Valladolid dove non avrebbe esordito. Poi nel 1998 è stato prestato 6 mesi al Peñarol nel suo paese natale e successivamente è stato ceduto in prestito al Milan, anche se ha vestito la maglia rossonera solo cinque volte. E 'stato prestato a Venezia, fino a quando Osasuna non ha messo gli occhi su di esso, ed è tornato in Spagna. Dopo diverse stagioni molto fruttuose per l'uruguaiano, ha firmato per il Real Madrid nel 2005, in cambio di 5 milioni di euro. Il 30 agosto 2006 ha firmato per il Celta de Vigo in prestito con opzione di riscatto, anche se alla fine della stagione è tornato al Real Madrid. Il 10 luglio 2008 è scaduto il suo contratto con il Real Madrid, il 23 luglio è passato al PAOK FC della Grecia, dove diventó una risorsa importante. Ha giocato per la Celeste in 66 occasioni e fece parte della sua nazionale nei mondiali della Corea-Giappone del 2002.

MATIAS CARDACCIO

L'attuale capitano del Defensor Sporting è arrivato al Milan dal Nacional e vi è rimasto per due stagioni. Non ha giocato in Serie A, ma ha giocato per la Coppa Italia.

TABARE VIUDEZ

Era contemporaneo di Cardacio e giocava praticamente nello stesso ruolo. In serie A ebbe una presenza molto particolare. Carlo Ancelotti, che era l'allenatore, lo sostituì a David Beckham nei minuti di recupero e non appena l'arbitro entrò in campo, la partita terminò.

DIEGO LAXALT

L’ultimo a vestire la maglia rossonera è stado Diego Laxalt, classe 1993. Il suo debutto come giocatore fu nel 2012, a 19 anni, vestendo la maglia del Defensor Sporting, una squadra che, anche se oggi gioca in Serie B, è stata una delle grandi dell’Uruguay. Il 10 febbraio 2013 è stato acquisito dall'Inter per 2.300.000 euro. Ma il club italiano ha lasciato che la stagione si chiudesse in Uruguay. Dopo un'ottima partecipazione nell'Under 20 sudamericano con la nazionale uruguaiana, il 24 febbraio 2013 ha giocato per la prima volta da titolare nel Defensor, contro il Nacional al Gran Parque Central, nella data 1 del Torneo di Clausura, ha mostrato il suo miglior livello, al minuto 11 con un colpo di testa ha segnato il suo primo gol ufficiale, e hanno vinto 1 a 0. Laxalt si è consolidato nella squadra ed è stato in campo 12 volte, 7 da titolare, hanno vinto il Torneo di Clausura con il Defensor Sporting. In Italia ha giocato per diverse squadre e con un buon successo, senza considerare che, in pìù di un’occasione, ha vestito la Celeste.

OSCAR W. TABÁREZ

Il Ct della Celeste ha avuto un breve passaggio per i rossoneri come Allenatore. Dopo aver diretto con grande successo il Boca Juniors ed aver scoperto grandi talenti come Tevez, Berlusconi ha puntato gli occhi nel Maestro. Dopo una scarsissima stagione, el Maestro è stato licenziato.

di STEFANO CASINI