Sono ore febbrili all’interno del MoVimento 5 Stelle. La domanda che ci si pone è una soltanto: il garante Beppe Grillo e il leader in pectore (fino a qualche giorno fa) Giuseppe Conte troveranno alla fine una quadra per porre fine alla guerra fredda in atto? È quello che di certo si augurano 19 senatori pentastellati (Auddino, Campagna, Catalfo, Dell'Olio, Di Nicola, Di Piazza, Fenu, Gallicchio, Garruti, Guidolin, L'Abbate, Nocerino, Pesco, Piarulli, Presutto, Quarto, Ricciardi, Romagnoli e Toninelli) che ieri si sono armati di penna e calamaio per richiamare tutti “all’unità e alla ricomposizione” in un momento delicato come questo per via della pandemia.

La speranza è che “le posizioni di Grillo e di Conte si riconcilino chiedendo ad entrambi un incontro, a breve, con i parlamentari”. Sia senatori che parlamentari vorrebbero che già all’inizio della prossima settimana si possa tenere un incontro chiarificatore con i due contendenti. Incontri che comunque avverrebbero con la presenza con l’uno o con l’altro, ma non in coppia, per evitare ulteriori ligiti. L’ex premier avrebbe già dato la propria disponibilità, proprio per spiegare il contenuto dello statuto da lui scritto e bocciato da Grillo. Intanto il capo politico del M5S, Vito Crimi, ha annunciato l’avvio delle procedure di voto per l’elezione del Comitato direttivo che però si terrà su SkyVote e non su Rousseau come richiesto dallo stesso Grillo, ancora legato alla piattaforma di Davide Casaleggio. Di certo il weekend che sta per iniziare sarà fondamentale per il futuro del MoVimento 5 Stelle. Se le posizione dei due dovessero restare così distanti, la scissione sembra essere l’unica soluzione possibile.