DI MARCO FERRARI

“Raffaella ci ha lasciati. E’ andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre” ha scritto Sergio Iapino, coreografo ed ex compagno della soubrette, unendosi al dolore degli adorati nipoti Federica e Matteo, di Barbara, Paola e Claudia Boncompagni, degli amici di una vita e dei collaboratori più stretti. La Carrà si è spenta alle ore 16,20 di ieri, dopo una malattia che da qualche tempo aveva attaccato quel suo corpo così minuto, eppure così pieno di straripante energia. Una forza inarrestabile la sua, che l’ha imposta ai vertici dello star system mondiale, una volontà ferrea che ha steso un velo di silenzio sulla sua profonda sofferenza. L'ennesimo gesto d'amore verso il suo pubblico e verso coloro che ne hanno condiviso l'affetto, affinché il suo personale calvario non avesse a turbare il luminoso ricordo. Non aveva avuto figli, ma di figli – diceva sempre lei - ne aveva a migliaia, come i 150mila fatti adottare a distanza grazie ad “Amore”, il programma che più di tutti le era rimasto nel cuore. Nelle sue ultime disposizioni, Raffaella ha chiesto una semplice bara di legno grezzo e un'urna per contenere le sue ceneri. Raffaella Carrà, pseudonimo di Raffaella Maria Roberta Pelloni, aveva 78 anni, essendo nata a Bologna, 18 giugno 1943 ed è stata una showgirl, cantante, ballerina, attrice, conduttrice televisiva, radiofonica e autrice televisiva italiana.  Il padre era romagnolo e gestiva un bar a Bellaria, cittadina della riviera adriatica all'epoca in provincia di Forlì, oggi di Rimini; sua madre Iris Dellutri, (1923-1987), era di famiglia siciliana. I genitori, tuttavia, si separarono poco dopo le nozze e la piccola Raffaella passò gran parte della sua infanzia tra il bar del padre e la gelateria di Bellaria-Igea Marina. Proprio in quest'ultima, crebbe seguendo in televisione la trasmissione “Il Musichiere”, imparando a memoria titoli, balletti e ritornelli delle canzoni. A soli otto anni lasciò la riviera romagnola per trasferirsi a Roma. Studiò prima presso l'Accademia Nazionale di Danza, fondata dalla ballerina russa Jia Ruskaja, poi al Centro sperimentale di cinematografia. Dopo il debutto in televisione in "Tempo di danza" (1961), al fianco di Lelio Luttazzi, e nella commedia musicale "Scaramouche" (1965), nel 1970 approdò a “Canzonissima”, divenendo nota al grande pubblico. Fu così che la Carrà divenne la prima showgirl del piccolo schermo in bianco e nero. Notevole successo ottenne nel 1984 con "Pronto, Raffaella", che raggiunse ascolti straordinari per la fascia meridiana. Conduttrice di "Domenica in" nel 1986 per la Rai, l’anno successivo passò per un breve periodo a Canale 5, per poi tornare nel 1991 a Raiuno con la trasmissione "Fantastico 12". Dopo una parentesi di quattro anni a Madrid, dove portò il programma "Hola Raffaella" per la televisione spagnola, è rientrata in Italia nel 1995 riproponendosi con successo in "Carramba! Che sorpresa" (1995-97, 2002 e 2008), trasmissione ispirata al varietà britannico "Surprise, surprise". Grandi successi televisivi sono stati anche "Segreti e … bugie" (1999), sempre su Raiuno. Nel 2001 ha condotto il Festival di Sanremo, nel 2004 il programma "Sogni" e poi, dedicato alle adozioni a distanza, "Amore" del 2006. Nel 2007 è uscito "Raffica Carrà", raccolta videomusicale delle numerose sigle televisive che ha interpretato. Nel 2013 è tornata sul piccolo schermo su Raidue come coach del talent show "The Voice of Italy" ed è uscito il suo ultimo album "Replay". Nel 2015 ha condotto su Raiuno il talent show "Forte forte forte" e ha interrotto la sua partecipazione a "The Voice of Italy", ripresa l'anno successivo. Del 2019 è il suo ultimo programma "A raccontare comincia tu" su Raitre. Per lei non solo televisione ma anche teatro, cinema e musica. Nel corso della sua carriera, come dichiarato da lei stessa in un'intervista sul settimanale “TV Sorrisi e Canzoni”, ha venduto oltre 60 milioni di dischi e, durante una puntata di “Domenica In” condotta da Pippo Baudo, di cui era ospite, ha dichiarato di possedere 22 dischi tra platino e oro. Nel grande schermo debuttò a otto anni nel film “Tormento del passato” di Mario Bonnard, in cui interpreta la bambina Graziella. Dopo questa esperienza nel filone melodrammatico, continua le sue esperienze nel cinema, recitando nella pellicola “La Lunga Notte del ’43” e “Il Peccato degli Anni Verdi”. Poi le spetta il ruolo della figlia di Cesira, Sophia Loren, nella “Ciociara” di De Sica. A 22 anni recita anche a fianco di Frank Sinatra, sul set di “Il colonnello Von Ryan” di Mark Robson. Suoi i ruoli nei film “Maciste l’uomo più forte del mondo”, “I Don Giovanni della Costa Azzurra”, “I compagni”,”Sette eroiche carogne!, “Barbara”, “FF.SS” e molti altri, fino a “Explota Explota” di Nacho Alvarez nel 2020. In tutto più di trenta film. Appare anche in diverse serie televisive e sitcom, come “Mamma per caso” di Sergio Martino. Nell'autunno 2020 il quotidiano britannico The Guardian incorona Raffaella Carrà come sex symbol europeo, definendola “l'icona culturale che ha insegnato all'Europa le gioie del sesso”. L’amico e collega Pippo Baudo così la ha ricordata: È stata un'artista eccezionale, un'autodidatta straordinaria, io la conosco dagli inizi della sua carriera. Io non sono riuscito mai a fare un programma con lei, era l'unico rimprovero che le facevo sempre, è il mio grandissimo rimpianto. Aveva studiato ballo, era diventata anche una grande ballerina. Quando fece coppia con Mina, c'era un'asimmetria notevole tra le due, perché Mina è più alta di lei, eppure lei annullava questa asimmetria. E poi, è una delle poche soubrette italiane, forse l'unica, che ha avuto successo nei paesi ispanici".

“Sono profondamente colpito dalla scomparsa di Raffaella Carrà, un’artista popolare, amata e apprezzata da diverse e numerose generazioni di telespettatori in Italia e all’estero. Volto televisivo per eccellenza ha trasmesso - con la sua bravura e la sua simpatia - un messaggio di eleganza, gentilezza e ottimismo”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, “ha appreso con profonda tristezza della scomparsa di Raffaella Carrò. Con il suo talento e la sua professionalità ha avuto un ruolo decisivo nel diffondere la cultura dello spettacolo in Italia. La sua risata e la sua generosità - continua il premier in una dichiarazione - hanno accompagnato generazioni di italiani e portato il nome dell’Italia nel mondo”.

 

Mattarella, Draghi e Berlusconi: "Popolare e amata"

Sono profondamente colpito dalla scomparsa di Raffaella Carrà, un’artista popolare, amata e apprezzata da diverse e numerose generazioni di telespettatori in Italia e all’estero. Volto televisivo per eccellenza ha trasmesso - con la sua bravura e la sua simpatia - un messaggio di eleganza, gentilezza e ottimismo”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella in una dichiarazione ricorda l’artista scomparsa all’età di 78 anni.

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, “ha appreso con profonda tristezza della scomparsa di Raffaella Carrò. Con il suo talento e la sua professionalità ha avuto un ruolo decisivo nel diffondere la cultura dello spettacolo in Italia. La sua risata e la sua generosità - continua il premier in una dichiarazione - hanno accompagnato generazioni di italiani e portato il nome dell’Italia nel mondo”.

“Raffaella Carrà è stata uno dei simboli della televisione italiana, forse il personaggio più amato. Con i suoi programmi ha saputo parlare a generazioni molto diverse, avendo la capacità di rimanere sempre al passo coi tempi e senza mai scadere in volgarità. Mancherà a milioni di telespettatori che l’hanno amata per il suo stile e a tutti quelli che - come me - hanno avuto l’opportunità di conoscerla e di lavorarci assieme. Io le ho voluto molto bene. Ciao Raffaella” scrive su Facebook Silvio Berlusconi.