La Vasca Votiva di Noceto, un bacino artificiale costruito interamente con tronchi di quercia e perfettamente conservato fino alla sua scoperta, nel 2004, finalmente ha una data. L'hanno scoperta gli scienziati della Cornell University di New York utilizzando metodi particolari, dendrocronologia e una forma di datazione al radiocarbonio per individuare il periodo in cui sono state create le due parti dell'antichissima piscina a sfioro. La nuova ricerca ha infatti stabilito che il serbatoio inferiore è realizzato nel 1444 a.C. e la vasca superiore nel 1432 a.C., entrambe nell'età del Bronzo.

Si tratta di una scoperta eccezionale, in quanto per oltre 15 anni la struttura era rimasta avvolta nel mistero. La piscina, scoperta in provincia di Parma, a Noceto, aveva fin dall'inizio diviso gli archeologi che stimavano una data di costruzione tra il 1600 e il 1300 a.C.. Ma il team della Cornell University, guidato da Sturt Manning, illustre professore di arti e scienze e direttore del Tree-Ring Laboratory ha trovato la strada per trovare l'anno di realizzazione, utilizzando una forma di datazione al carbonio denominata 'wiggle-matching'. Secondo lo studio, la tecnica permette agli studiosi di datare con precisione manufatti in legno con sequenze degli anelli degli alberi, abbinando poi modelli di isotopi al radiocarbonio di antichi manufatti in legno.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Science Daily sottolineando che la Vasca Votiva di Noceto per l'epoca ha rappresentato un'impresa enorme con un estensivo lavoro per lo scavo e per trascinare il legname nella zona, in salita. Il sito è stato scoperto nel 2004 e fin dall'inizio ci si è resi conto che il rinvenimento era eccezionale sia per la struttura archeologica che per l'incredibile stato di conservazione. Nel 2015 poi sul fondo del bacino è stata rinvenuta quella che gli archeologi hanno denominato 'Vasca inferiore'. Secondo ipotesi geoarcheologiche, le strutture furono utilizzate per pratiche votive per un centinaio di anni.