Un’ottima notizia è quella che nelle settimane scorse ha raggiunto i territori delle Langhe, del Monferrato e del Roero. Saranno le loro colline, infatti, a ospitare durante la vendemmia 2022 la Conferenza Mondiale dell’enoturismo. Il forum è promosso dall’Organizzazione Mondiale del Turismo (Unwto), l’agenzia specializzata delle Nazioni Unite che si occupa del coordinamento delle politiche turistiche e promuove lo sviluppo di un turismo responsabile e sostenibile.

“Un riconoscimento importante per il nostro territorio - dichiara Mauro Carbone, direttore dell’Ente Turismo Langhe, Monferrato e Roero - la conferenza sarà l’occasione per mettere insieme i tanti paesi che sono protagonisti dell’enoturismo a riflettere e discutere. Un’operazione che già è sensata e utile in ogni caso lo è ancora di più in un momento come questo in cui comprendere dove si sta andando e cosa sta succedendo diventa prioritario per costruire la ripartenza, per tornare nel mercato in modo più efficiente, più efficace e anche più rapido se possibile”.

Oggi il settore del turismo può rappresentare una chiave di rilancio del nostro Paese e l’enogastronomia rappresenta un traino importante soprattutto per quei territori caratterizzati da un forte impatto vitivinicolo come l’area a sud del Piemonte “I nostri turisti corrispondono ai bacini di esportazione dei vini, dove la nostra produzione è protagonista e le nostre bottiglie sono ben presenti nella ristorazione e nella distribuzione – ha continuato Carbone - noi fino al 2019 abbiamo avuto davvero turisti da tutto il mondo, più o meno da 80 paesi, ed erano paesi dove le nostre etichette fanno da veri e propri ambasciatori del territorio. Il blackout durante la pandemia ha fortunatamente contribuito a far prendere consapevolezza del fatto che il turismo rappresenta un asset strategico per l’Italia”.

Non solo vino, al centro della Conferenza mondiale ci sarà il tema della sostenibilità che oggi fortunatamente rappresenta una priorità per molti territori, anche nelle colline piemontesi “Il viaggiatore – afferma Carbone - ci tiene ad essere in un luogo sostenibile. Per quanto riguarda il nostro territorio la prima esperienza che abbiamo fatto è stata quella dei paesaggi vitivinicoli riconosciuti dall’Unesco. Paesaggio è quando c’è una cura globale, non solo delle vigne e questo ci ha aiutato moltissimo a capire che bello e sano vuol dire anche di valore, abbiamo lavorato tutti insieme nella conservazione paesaggistica, nella salvaguardia ambientale, nel ridurre drasticamente l’impatto della chimica sulla terra. Questa esperienza può essere portata a valore nei mesi e negli anni che verranno perché più il territorio è sostenibile più ha valore, valore per il turista, per l’investitore, per chi consuma i prodotti”.

Per arrivare all’appuntamento della vendemmia 2022 con la Conferenza Mondiale del Turismo del vino il territorio e le istituzioni stanno elaborando una serie di incontri, l’obiettivo è quello di avviare una seria riflessione sull’enoturismo internazionale “vogliamo cercare di avere un quadro completo che stimoli l’innovazione e la messa sul mercato di proposte nuove con forte appeal. L’auspicio è quello di riportare a vivere le nostre colline i turisti consapevoli che avevamo prima. Quelli che hanno ben presente il valore culturale e non sono organolettico di un grande vino della nostra zona. Riportare a casa quei turisti che hanno voglia di scoprire il territorio attratti dal mondo del vino è il massimo del successo che ci possiamo augurare” ha concluso Carbone.